Tre aree per la nuova casa di riposo di Somma Lombardo

casa di riposo somma

SOMMA LOMBARDO – Sono tre le aree individuate dall’amministrazione comunale di Somma Lombardo per la costruzione della nuova casa di riposo. O meglio, tre aree su cui la maggioranza (Pd, Somma civica, Sinistra, Somma al Centro) sarebbe pronta a instaurare un percorso condiviso che porti fino alla Variante al Pgt, indispensabile per arrivare all’obiettivo di dare una nuova casa al Girasole, struttura per anziani non autosufficienti che attualmente si trova all’interno dell’ospedale Bellini.

L’ex Lanificio

Dopo tre mesi di studio, incontri e proposte, sul tavolo dell’assessore all’Urbanistica Francesco Calò (Pd) sono rimaste soltanto tre aree. Una è naturalmente quella dell’ex Lanificio (nella foto in alto) da tempo in attesa di una riconversione. Il privato già due anni fa mostrò il proprio interesse a rivedere il Piano esecutivo che oggi prevede 39mila metri cubi di edificato suddiviso tra residenziale e ricettivo. E’una soluzione che però non lo convince più, tant’è vero che il cantiere ancora non è partito, nonostante l’iter autorizzativo sia stato completato otto anni fa. Una rsa potrebbe essere una valida alternativa per far arrivare le gru all’ombra del Castello Visconti.

Le altre aree

L’ex Lanificio non è però l’unica soluzione. Calò mostra sulla mappa di Somma Lombardo altre due aree ritenute altrettanto idonee: «L’ex mollificio Garzonio in via Galilei e l’area del Calzificio Ferrerio (nella foto in basso), a due passi dall’ospedale». Sono tre soluzioni, sottolinea l’assessore, «che ci permetterebbero il recupero di aree dismesse in centro città. Sarebbero un esempio concreto di rigenerazione urbana».

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Tavolo di confronto

Le tre proposte messe sul tavolo sono per il centrosinistra la dimostrazione concreta di essere favorevoli alla realizzazione della nuova casa di riposo. «Ora però diventa importante un confronto pubblico e chiaro non soltanto sul tema dell’ubicazione, ma anche sulla progettazione», spiega Calò. «E’necessario che tutti gli attori giochino la stessa partita». Lo stesso concetto viene espresso anche dal sindaco Stefano Bellaria: «E’ arrivato il momento di sedersi al tavolo ed è necessario che ci siano tutti: Girasole, Comune, Regione e Asst. È l’occasione per rivedere i servizi complessivi, capire ciò che la nostra città ha già e cosa invece le manca per realizzare un polo di eccellenza per la terza età attorno all’ospedale». Da Palazzo Viani Visconti fanno capire insomma che non possono essere soltanto i vertici del Girasole e l’investitore privato a compiere un passo così importante per il futuro di Somma. Coinvolgere l’intero cda del Girasole (dove siedono rappresentanti della Regione, del Comune e dell’Asst) è il primo passo verso quello che Bellaria definisce «un tavolo congiunto» in vista di «un accordo collettivo». Senza una partecipazione trasparente è difficile pensare che il centrosinistra possa dare l’ok per arrivare fino al voto in consiglio comunale.

casa di riposo somma – MALPENSA24