Nuovo Girasole a Somma, Calò (Pd): «Spero si recuperi un’area in centro»

Francesco Calò

SOMMA LOMBARDO – La cooperazione con la Fondazione per garantire un risultato nel tempo, le sinergie con le realtà che operano nel settore della rsa e le agevolazioni ai residenti. Ma soprattutto l’iter per individuare un’area idonea dove realizzare il Nuovo Girasole a Somma Lombardo. Dopo la pubblicazione della manifestazione di interesse per partecipare alla trattativa privata di acquisizione dell’attività di gestione della casa di riposo, tocca al Comune di Somma Lombardo mettere in chiaro la sua posizione. Una linea presentata dall’assessore Francesco Calò (Urbanistica).

Numerose aree disponibili

L’ente locale e la Fondazione, intanto, hanno avviato un percorso di collaborazione per la ricerca di un’area utile – di proprietà del Comune o di privati – per la nuova casa di riposo. Fin dall’inizio, come conferma Calò: «L’amministrazione non è mai stata con le mani in mano. Dal 2020 ha aiutato, in questo percorso, sia la Fondazione che gli operatori interessati. E la delibera è un aiuto a entrambi». E aggiunge: «Grazie alla variante puntale al Pgt che è stata recentemente adottata, chi vuole costruire la nuova Rsa non deve passare le Forche Caudine, ma ci sono numerosi terreni e aree dismesse che possono essere disponibili». In questo senso, sono state effettuate delle perizie da parte della Fondazione, che si è avvalsa della consulenza della Liuc.

In centro o a Maddalena?

«Personalmente – prosegue Calò – ho auspicato sempre di recuperare un’area dismessa in centro». Fra le ipotesi emerse in passato, invece, il cda del Girasole ha ritenuto un’area della frazione di Maddalena come l’unica conforme al Pgt. Se quindi, questa, fosse la via «prescelta», allora «lo accetteremo, non possiamo decidere al posto della Fondazione». Certo è che «quello che abbiamo potuto fare – e che abbiamo fatto – è stato far partire tutti dalla stessa linea di partenza».
L’ipotesi di sfruttare il centro emerge anche nella delibera appena approvata dalla giunta. Dove è riportato che «il Comune ha sempre manifestato la sua propensione a individuare aree interne al centro abitato, per garantire il massimo livello di integrazione e socialità tra la struttura socio-sanitaria e la comunità locale». Dopo diversi scambi è emersa la possibilità di individuare più zone compatibili con questo tipo di insediamento.

Gli obiettivi del Comune

Premesso che resta una scelta della Fondazione, in autonomia, stabilire la devoluzione del ramo d’azienda – affitto o vendita che sia – per la creazione del nuovo edificio, il Comune ribadisce i suoi obiettivi: «Cooperare con il Girasole per garantire nel tempo la migliore qualità delle attività svolte dal futuro gestore, sviluppare sinergie con le fondazioni che operano nel settore dell’assistenza all’anziano già presenti a Somma e garantire ai residenti in città modalità di accesso ed economiche agevolate». Mentre, per individuare una possibile zona per la rsa, sono stati «esaminati i termini essenziali del procedimento». Con tanto di protocollo di intesa fra i due enti. Nel dettaglio, si intendono «le competenze di entrambi e la struttura dell’iter», ma anche le «tempistiche di massima». E ancora: «Gli aspetti che qualificano la nuova progettualità e la definizione degli interessi peculiari dell’Ac sotto il profilo sociale». Fasi che implicano – per la selezione di area e operatore – la possibilità di fare affidamento alle «competenze tecniche e professionali del Comune». Oltre alla «presentazione del progetto edilizio e gestionale da parte del soggetto prescelto agli enti» e «all’esame comunale di quello dell’operatore e verifica conformità con il Pgt». Fino alla «definizione dei profili urbanistici edilizi e di quelli per l’assegnazione di posti per i cittadini».

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