Somma, tangenti per la frana. Colombo: «Rivolta non racconta la verità»

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SOMMA LOMBARDO – Interrogato quando si trovava in carcere, l’ex sindaco di Lonate Pozzolo Danilo Rivolta raccontò di una presunta tangente per un appalto legato alla frana del Belvedere a Somma Lombardo, un incarico da 300mila euro risalente al 2013. E’quanto emerge dal fascicolo giudiziario nell’ambito dell’operazione “Mensa dei poveri” che ha portato in carcere il plenipotenziario in provincia di Varese di Forza Italia Nino Caianiello e i suoi sodali. Ma dopo un’attenta ricerca, effettuata nei giorni scorsi, l’ex sindaco di Somma Guido Colombo smonta l’accusa di Rivolta. «Non esiste nessun incarico pari a 300mila dato alla Grenlin nel 2013». Ce n’è invece uno risalente al 2015 da 37mila euro, dunque ad affidamento diretto (senza gara d’appalto) in quanto inferiore ai 40mila euro. Chi lo firmò? L’allora dirigente del Comune di Somma Lombardo, Alessandro Petrone. No, non è un caso di omonimia. E’ l’ormai ex assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone, in carcere da una settimana per presunte mazzette legate alla Variante al Pgt di Gallarate.

Guido Colombo, sindaco dal 2005 al 2015 a Somma Lombardo, che idea si è fatto delle rivelazioni di Rivolta che riguardano la sua città?
«Vorrei fare prima una premessa. Vedo, con tristezza, che persone che occupano importanti cariche di partito o istituzionali hanno dato luogo a gruppi di commento sui social non con lo scopo di chiarire i passaggi tecnici di come vengono affidati gli incarichi o che differenza intercorre tra l’azione politica e quella tecnica, ma solo con l’obiettivo di fomentare una polemica inutile che non può fare altro che screditare anche loro. Leggere poi che ci sono cittadini che si rammaricano “Mamma come soffro a non poter essere in quel gruppo” a non poter partecipare a gruppi di commento dove un importante Segretario Politico (Angelo Ruggeri del Pd, ndr) scrive: “Ma qualcuno che è nel gruppo Se sei Somma Lombardo potrebbe postare pure lì questo è altri articoli ….”, e un assessore (Edoardo Piantanida di Sac, ndr) gli risponde “ … ci sono già”, ed il Segretario continua “E allora bisogna commentarli, magari arricchiti di particolari, non lasciare che “scendano” magari”, e la pronta risposta dell’Assessore “… tranquillo sono qui per quello”, non può che lasciare l’amaro in bocca».

Torniamo alla vicenda della frana al Belvedere.
«Non mi risulta, ma il tempo che è passato può fare brutti scherzi di memoria, che sia stato assegnato nel 2013 dal Dirigente o dal Responsabile del Servizio Gestione Territorio, (atti quindi tecnici e non politici), incarico alla Grenlin per un importo di 300mila euro, riferito ad interventi sulla frana del Belvedere. Certamente non poteva essere un incarico fiduciario, ma doveva essere espletata una gara d’appalto, con una commissione aggiudicatrice a cui gli esponenti politici per legge, non possono partecipare (Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali)».

Ma ha letto ciò che ha dichiarato Rivolta dal carcere? Parla di presunte mazzette, un accusa decisamente pesante.
«L’affermazione che ho letto sulla “Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del Tribunale di Milano”, a pagina 349, rilasciata dall’ex Sindaco di Lonate Danilo Rivolta nell’anno 2017 all’interno del verbale di interrogatorio, sarà senz’altro stata verificata dalla Magistratura inquirente, e comunque, la mia Amministrazione è a disposizione per qualsiasi chiarimento».

Ma lei ha fatto delle verifiche in questi giorni?
«Certo. Proprio a seguito di quanto ho letto, ho verificato attraverso il portale del comune le Determine e Deliberazioni pubblicate (si può consultare gli ultimi cinque anni) , e ho trovato due determina che fanno riferimento ad incarichi affidati allo Studio Grenline di Novara. Il primo con Determinazione Dirigenziale del 16 Aprile 2015, sotto la mia Amministrazione, per un importo di 37.429,60 euro, ed il secondo con Determina Dirigenziale del 22 Giugno 2016, per un importo di  48.214,40 euro. Gli importi comprendono Iva di Legge e contributi previdenziali».

Dove sta la verità dunque?
«Guardi, a me preme utilizzare questo spazio che mi viene concesso, non essendo sui social e quindi non partecipando a nessun gruppo di opinione, per far presente ai Cittadini Sommesi che né il Sindaco né gli Assessori hanno capacità di spesa o di affidamento di incarichi. E’ esclusiva competenza dei Responsabili del Servizio procedere alla scelta dei contraenti gli appalti, sia essi liberi professionisti o imprese, e ciò nel rispetto delle vigenti norme di Legge. Per i politici è l’approvazione del Bilancio il documento principe di una Amministrazione comunale, con i capitoli e le imputazioni di spesa. Approvato il Bilancio, gli Uffici in modo autonomo procedono a raggiungere gli obiettivi di spesa (lavori e/o prestazioni e/o servizi), in esso contenuti».

La speculazione politica dunque è sciacallaggio?
«Di certo non sono utili le cose che si nascondono e che diventano serpeggianti mormorazioni promosse ed alimentate da esponenti politici e/o amministratori locali di rilievo. Costoro dovrebbero imparare che le cose se dette con sincerità nelle sede proprie nell’ambito di un dibattito democratico e responsabile, portano chiarezza e buon fine all’azione politica di chiunque».

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