GALLARATE – Non si aspettavano certo di ricevere una lettera di ringraziamento da papa Francesco in persona per un semplice cartellone realizzato a scuola i tre piccoli studenti dell’istituto Betlem di Gallarate: eppure, ieri 24 maggio, nella cassetta delle lettere della scuola c’era proprio una busta spedita dalla Città del Vaticano e indirizzata a Federico, Tommaso e Mattia.
Un cartellone dedicato al Pontefice
La lettera del Pontefice è arrivata per un cartellone a lui dedicato dai tre bimbi della seconda elementare che, lo scorso febbraio, hanno partecipato al concorso “Amici in fiore” in cui veniva chiesto di dedicare fiori e pensieri ad una persona speciale. Senza nessun input delle maestre, Federico, Tommaso e Mattia hanno appunto suggerito di dedicare il lavoro a papa Francesco, rappresentandolo circondato da fiori che richiamavano ciascuno le sue qualità: la bontà, la simpatia, la calma, la gentilezza e la saggezza, e i sentimenti che ai bimbi ispira: amicizia, fede, amore. «Perché non inviare questa piccola grande opera anche al Papa, essendo a lui dedicata? – racconta il coordinatore delle attività didattiche Gianni Scapellato – Così hanno pensato insegnanti e bambini e così hanno fatto. Senza certo aspettarsi in cambio una risposta».
Una lettera e un dono per i bambini
Davvero grande è stata quindi l’emozione degli allievi che si sono visti recapitare un dono direttamente dal Vaticano da parte di papa Francesco: una lettera in cui il Pontefice, commosso dal pensiero dei tre bimbi, invoca la benedizione su di loro, gli insegnanti e i famigliari invitandoli a seguire sempre la via del Signore. E, insieme alla lettera, una piccola medaglia con l’effigie di papa Francesco per ciascun allievo.Tutto questo quando, al progetto realizzato a febbraio, quasi non ci si pensava più: « Ci sono momenti nei quali la scuola non è più soltanto il luogo della conoscenza e del sapere, il luogo dell’impegno e della fatica; ci sono momenti in cui la scuola regala emozioni che la rendono un luogo speciale. Emozioni che vissute da bambini rimarranno indelebili, così come lo è stato per Mattia, Federico e Tommaso».
LEGGI ANCHE:
- Gallarate, per l’open day a scuola con il campione di motocross
- Gallarate, a scuola insieme a suor Germana per imparare a fare il pane
- L’inquinamento di Malpensa si monitora con il muschio: l’idea degli studenti