Sos per il mercato di Legnano. Fdi: «Alti canoni e banchi sempre meno attrattivi»

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LEGNANO – Sos per il mercato di Legnano (nella foto) che «versa in condizioni critiche, sfiancato ulteriormente dalle conseguenze della crisi economica derivante dal periodo pandemico». A lanciare l’allarme è il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che ha presentato in proposito una interrogazione che sarà discussa in apertura del Consiglio comunale di martedì prossimo, 29 marzo.

«Le ultime ordinanze sindacali e la nuova disciplina emessa – lamenta Fdi – non risultano pienamente rispettate da tutti, portando ad un ulteriore impoverimento dell’offerta merceologica e ad una minore attrattività e decoro dell’intera area mercatale».

Disattesi gli interventi della passata Amministrazione

L’ex partito di maggioranza ricorda che «la precedente Amministrazione comunale in diverse occasioni si era fatta carico dei problemi di tale realtà, introducendo una riduzione temporanea della Tosap (la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) e aveva emanato un’ordinanza sindacale per regolamentare in particolare la finestra temporale per l’abbandono dei posteggi assegnati, i requisiti per la vendita di merce usata, la gestione degli ingombri sui viali di passaggio durante l’orario di attività del mercato. Sempre la precedente Amministrazione aveva emanato una nuova disciplina del mercato settimanale, col fine di rendere più ordinata ed efficace la dislocazione degli operatori e salvaguardare la diversificazione dell’offerta, riservando la vendita della merce usata a solo due concessionari, da individuare secondo specifica graduatoria».

Tasse alle stelle. E troppa merce usata

A distanza di pochi anni (i provvedimenti citati risalgono al 2018) i consiglieri Stefano Carvelli, Gianluigi Grillo e Franco Colombo rilevano come «la valorizzazione della quota Tosap confluita nel canone unico è fra le più alte del circondario» e che il prossimo 31 marzo «decadrà l’esenzione dal pagamento del canone unico a favore delle aziende di pubblico esercizio e di titolari di concessione o di autorizzazione di suolo pubblico, pertanto questo tributo tornerà esigibile dalle Amministrazioni locali».

Per questo, il Gruppo di minoranza chiede alla Giunta Radice di «relazionare sullo stato d’applicazione delle norme vigenti inerenti alla vendita di merce usata, e di tutte le altre norme vigenti richiamate dalle più recenti ordinanze sindacali e nuova disciplina, indicando quanti verbali sono stati emessi per il mancato rispetto di esse dal 20 marzo 2021 al 19 marzo 2022; di indicare in quali termini si ritiene congruo il canone unico mercatale attualmente in vigore, specificando se tale canone, al netto della quota Tari, sia stato confrontato con quello adottato dalle altre città di pari livello nel circondario».

Ancora, si chiede di conoscere quante concessioni di posteggio siano state oggetto di rinuncia o decadenza dal 20 marzo 2020 a oggi e quanti posteggi risultino attualmente liberi nelle giornate di martedì e sabato, oltre ad «illustrare dettagliatamente le misure che questa Amministrazione vorrà intraprendere nel breve periodo, al fine di porre rimedio alle evidenti criticità afferenti al mondo del commercio ambulante».

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