Speroni (Lega): «L’anomalia di Busto? È candidare chi non sa se vuole candidarsi»

Speroni lega giunta antonelli

BUSTO ARSIZIO – Il centrodestra in stallo mentre a Varese già sono in campagna elettorale e a Busto spuntano le prime candidature a sindaco. «Ma l’anomalia – sottolinea il segretario cittadino del Carroccio Francesco Enrico Speroni – io la vedo in Fratelli d’Italia che candida qualcuno che non si sa se vuole candidarsi. Non è normale, direi». Nel mirino il sindaco Emanuele Antonelli, che non ha ancora ufficialmente sciolto la riserva sulla sua riconferma, anche se sembra ormai chiaramente in corsa per il bis, mentre ai tavoli provinciali Forza Italia chiede spazio e lascia supporre che, se non l’avrà, potrebbe anche ipotizzare una corsa separata insieme ai civici. Non è un guazzabuglio, ma poco ci manca, in attesa dell’apertura di un tavolo politico cittadino del centrodestra. La Lega di Busto mette i suoi punti fermi: «Correre da soli? Per ora lo escludo – chiarisce Francesco Speroni – come per ora continuiamo a chiedere che il candidato sindaco sia della Lega. Poi si vedrà».

Speroni, ad una recente riunione provinciale di Forza Italia sarebbe emerso che il vostro segretario “nazionale” della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi, avrebbe espresso un parere negativo sul bis di Antonelli a Busto Arsizio. Lo conferma?
«A me non risulta, comunque se è così mi fa piacere. Ma devo dire che secondo il nostro Statuto la proposta del candidato sindaco parte dalla sezione, e non spetta ad organi provinciali e regionali, che poi comunque dovranno ratificare dato che non abbiamo completa autonomia sul livello locale. Noi in Lega ci atteniamo a questa regola, non so se ci siano altre regole in Forza Italia, con l’incombenza lasciata alle segreterie provinciali e regionali, come in Fratelli d’Italia dove pare che le decida addirittura Roma…».

Formalmente questo passaggio della proposta del candidato sindaco in sezione è stato fatto?
«No, ma tra un po’ lo faremo, anche perché non sappiamo ancora se si vota in primavera o a estate inoltrata o addirittura in autunno, quindi per ora non c’è fretta. Poi ci sarà anche un contatto con gli altri partiti della coalizione, considerato che per ora escludo l’ipotesi di andare da soli».

Però a Busto come Lega rivendicate il candidato sindaco. E nella partita c’è anche Forza Italia, che chiede una delle tre città. Si troverà la quadra?
«Visto che loro mescolano tutto insieme, ci permettiamo di ricordare che Forza Italia ha già Como e Monza, ma anche Venezia e Genova. O ci limitiamo a Busto, come chiediamo noi, altrimenti mi sento in diritto di fare un esame di tutte le posizioni a tutti i livelli».

L’impressione è di uno stallo, e soprattutto su Busto…
«La situazione è abbastanza fluida, a Varese sono più avanti perché essendo capoluogo di provincia da statuto decide il provinciale, anche come proposta iniziale, e magari ha tempi diversi rispetto al cittadino. Poi c’è Gallarate, che non è capoluogo, ma lì si sono mossi un po’ prima, mentre noi per ora abbiamo fatto solo incontri interni in sezione».

Pesa il fatto che il sindaco Antonelli faccia pretattica, non sciogliendo ancora la riserva sul bis?
«Ecco, se qualcuno è in ritardo, non siamo noi. Anzi, abbiamo un’anomalia: Fratelli d’Italia che candida qualcuno che non si sa se vuole candidarsi. Non è normale, direi».

Gli mettete fretta?
«Quando cominceremo le trattative penso che la risposta ci sarà».

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