Unità del centrodestra a rischio: Forza Italia minaccia la corsa solitaria alle urne

varese centrodestra elezioni maroni
Andrea Cassani, Emanuele Antonelli, Roberto Maroni

VARESE – Il centrodestra della provincia di Varese prova a serrare le fila in vista delle elezioni amministrative di quest’anno. Per altro appese agli sviluppi della pandemia, che potrebbe indurre a posticipare le urne a settembre in luogo della scadenza prevista di fine maggio. Nell’attesa di saperne di più sulla data, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e i centristi di Noi con l’Italia si sono dati appuntamento per lunedì 25 nel capoluogo. Summit che serve per abbozzare i piani pre elettorali e, manco a dirlo, le possibili candidature nelle tre principali città che rinnovano esecutivi e assemblee civiche, Varese, Gallarate e Busto Arsizio.

Salta il “patto della pizza”?

Già alcuni mesi fa, i segretari del centrodestra varesino si erano riuniti in una pizzeria di Milano; davanti a Margherite e Quattro Stagioni, avevano sottoscritto un patto verbale di unità: mai alle urne in ordine sparso. Un accordo che, sulla carta, ha ancora valore, ma nei fatti rischia di essere clamorosamente disatteso. Per un motivo semplice: le rivendicazioni di Forza Italia, intenzionata a non reggere il moccolo a Lega e Fratelli d’Italia, che candiderebbero Roberto Maroni a Varese, Andrea Cassani a Gallarate, tutti e due in quota Carroccio, Emanuele Antonelli a Busto Arsizio con la casacca di Giorgia Meloni. “E noi?” domandano i berlusconiani. Il pericolo è la marginalizzazione del partito nel Varesotto, eventualità che si tenta di evitare a tutti i costi. Se i partner non le riconoscessero pari dignità, Forza Italia sarebbe pronta a correre da sola alle urne, aggregando attorno a sé i centristi moderati per poi ridiscutere gli apparentamenti ai ballottaggi. Proposta choc, che apre prospettive pesanti per il centrodestra, attraversato anche da altre tensioni al di là delle richieste forziste.

I casi di Antonelli e Cassani

Per esempio, a Busto Arsizio la Lega rivendica recisamente il candidato sindaco, mettendo in discussione il bis di Antonelli. E con il bis a Busto anche la sua riconferma a presidente della Provincia, soprattutto se le elezioni di secondo livello per Villa Recalcati venissero posticipate a dopo le Comunali. Un fatto che lo indebolirebbe sullo scacchiere politico del Varesotto. Da rimarcare il fatto che Antonelli non ha ancora sciolto la riserva, un traccheggio tattico per “vedere come va a finire”. A Gallarate, il primo cittadino uscente è sub judice in una vicenda marginale dell’inchiesta Mensa dei poveri. A parte questo, Cassani deve guardarsi dal fuoco amico, da chi critica i suoi metodi amministrativi, benché la Lega abbia in più occasioni fatto quadrato attorno a lui.

Che fa Maroni?

Infine, Varese. Maroni resta candidato inamovibile. Nessuno, nemmeno gli alleati, mettono in discussione il suo prestigio. Però c’è un però che gira sottotraccia e con insistenza negli ambienti politici: dopo il recente intervento chirurgico al Besta di Milano, l‘ex ministro ed ex governatore lombardo ha ancora voglia di spendersi per Palazzo Estense? L’ultima parola – ci mancherebbe altro – spetta a lui. Ma se dovesse rinunciare alla candidatura si aprirebbe il confronto dentro e fuori la Lega. Chi può sostituirlo con giuste aspirazioni di scalzare da Palazzo Estense Davide Galimberti, tenendo coesa la coalizione?

Decidono i segretari nazionali

E’ partendo da queste incognite che i segretari del centrodestra si accingono a incontrarsi lunedì 25 gennaio. Per loro non sarà esattamente una passeggiata, piuttosto un percorso in faticosa salita, con l’obiettivo di scongiurare i patatrac delle ultime amministrative a Luino, Somma Lombardo, Saronno e Legnano. Anche per questo motivo, l’eventualità nemmeno tanto remota è che a trovare quella che Umberto Bossi chiamava “la quadra” intervengano i capataz nazionali. I quali, a prestare orecchio a certe voci, avrebbero già deciso le sorti elettorali del Varesotto: due candidati sindaco alla Lega (Varese e Gallarate), uno a Fratelli d’Italia (Busto Arsizio) e gli avanzi ai forzisti. Che di fare la figura dei pesci in barile pare non abbiano però intenzione.

varese centrodestra elezioni maroni – MALPENSA24