Zona rossa, Fontana: «Nessun errore di Regione Lombardia, mai rettificato i dati»

MILANO – «Noi non abbiamo mai sbagliato a dare i nostri dati, non abbiamo mai rettificato, ma abbiamo dato una risposta all’Istituto Superiore di Sanità che chiedeva un’implementazione dei dati». Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana respinge le accuse che imputano alla regione da lui guidata l’errore che ha portato la Lombardia in zona rossa per una settimana. E viene derubricata a «fake news» la ricostruzione sulla fallace classificazione dei guariti.

La versione di Fontana

«Sono veramente indignato di quello che sto leggendo – contrattacca il governatore in una conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia – false notizie che sono offensive nei confronti della Lombardia e dei lombardi. Sono indignato per la rappresentazione non veritiera dei fatti». La ricostruzione di Fontana è diversa da quella dell’ISS: «Siamo noi che abbiamo evidenziato che la Lombardia era da zona arancione e che qualcosa non funzionava con i parametri. Dopo le nostre segnalazioni tutti si sono resi conto della presenza di un’anomalia nell’algoritmo. A questo punto i tecnici dell’Istituto superiore della sanità ci hanno chiesto altre informazioni, non delle correzioni. Non riconoscerò mai un fatto che non è vero, non ammetterò mai che ci sia stato un errore nella comunicazione dei dati».

Le ragioni di Moratti

«I dati che abbiamo inviato erano corretti e sarebbe bastato che il ministro accogliesse la nostra richiesta di sospendere per 48 ore la decisione per rianalizzare i dati, ma così non è stato» ribadisce la vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti. «Il ministro Speranza, che ha firmato la nuova ordinanza per mettere la Lombardia in zona arancione, pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro. Ma non potevamo accettarlo per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese».

Doppio ricorso al Tar

Regione Lombardia annuncia anche che non verrà ritirato il ricorso al Tar del Lazio sull’ordinanza che collocava la regione in zona rossa: «L’udienza di lunedì non si terrà – ricorda il governatore – ma andiamo avanti perché vogliamo che la verità dei fatti sia acclarata anche in sede giudiziaria perché se c’è un errore non è nostro e non è nell’indicazione dei nostri dati». Verrà impugnata di fronte alla giustizia amministrativa anche l’ordinanza firmata oggi, 23 gennaio, dal ministro della Salute Speranza per il passaggio in zona arancione, dove viene messo nero su bianco che c’è stata la «rettifica» dei dati da parte di Regione Lombardia. «Vogliamo anche su questo un pronunciamento» afferma Fontana.

Ufficiale: la Lombardia torna zona arancione da domenica 24 gennaio

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