Speroni: “Gli striscioni contro la rotonda li avrei messi anch’io. Però denunciamo”

speroni striscioni rotonda

BUSTO ARSIZIO – «Lo striscione contro la rotonda con la faccia di Giampiero Reguzzoni? L’avrei messo anch’io, perché sono favorevole alla rotonda e visto che c’è scritto “complimenti”. Detto questo però, forse denunceremo gli autori». Chi parla è Francesco Speroni, segretario cittadino della Lega Nord, che scende in campo per difendere l’ex assessore leghista Reguzzoni, indicato come uno degli amministratori che hanno voluto la rotonda. Ma anche autorizzato la costruzione della Coop.

Speroni, gira voce che la Lega denuncerà chi ha sta manifestando per via degli striscioni e dei manifesti contro il vostro ex assessore. Vero?
«Chi l’ha detto che sono contro. Lo striscione recita “complimenti” a chi ha fatto questo e i cartelloni ringraziano. Anzi li avrei fatti e messi anch’io. Io quella rotonda la voglio, indipendentemente dalla Coop».

Ironia a parte, vi muovere per vie legali?
«E’ chiaro che ci sono gli estremi per una denuncia. Ognuno può esprimere le proprie opinioni come meglio crede. Però c’è un limite. In questo caso superato. Hanno pagato la tassa di affissione dei manifesti? Chissà. E poi hanno appeso cartelli anche sulla nostra sede. Noi non siamo mai andati a imbrattare la vetrina di Porfidio o i muri di qualcuno. Insomma abbiamo qualche giorno per pensarci. Non escludo che li denunceremo, Valuteremo cosa fare».

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Lei è favorevole alla rotonda, perché?
«Io uso l’auto il meno possibile soprattutto in città. Ma se negli spostamenti ci metto meno tempo sono molto contento. Tanto più che si inquina anche meno. Insomma io lì, la rotonda l’avrei fatta comunque. Tutti sappiamo qual è la situazione del traffico a quell’incrocio».

E ai tigli sacrificati non ci pensa?
«Stiamo parlando di alberi. Possono essere ripiantati anche altrove. Non è mica stato distrutto un bene architettonico antico. E poi attenzione. Perché tutto questo bailamme all’incrocio del Borri? Anche in viale Boccaccio, che è una prosecuzione di viale Duca d’Aosta sono stati tagliati alberi per fare la rotatoria. Eppure nessuno ha fiatato. Idem in viale Borri. Davvero non capisco. Eppure a quell’incrocio una rotatoria serve».

E sulla Coop qual è la sua posizione?
«Diciamo che c’è stato un ripensamento. Per anni Busto si è opposta alla costruzione dei centri commerciali e così ci siamo trovati circondati da queste strutture. L’esempio più eclatante è Olgiate Olona, dove i centri commerciali sono stati praticamente costruiti a ridosso della città. Insomma gli altri ne approfittato e noi ne abbiamo fatto le spese. Abbiamo perso sia la comodità per i nostri cittadini di fare acquisti, sia i benefici derivanti ad esempio dagli oneri. Ecco i motivi del ripensamento».

Speroni lei sembra smentire, sul tema, la politica leghista di vent’anni visto che il “divieto” era in vigore ai tempi del sindaco Tosi prima e di Gigi Rosa poi. E’ così?
«No. Io ho detto “ripensamento”, non rivoluzione rispetto al passato. Tanto più che non stiamo parlando non di un centro commerciale, bensì di una Coop che avrà 2.500 metri quadrati di area di vendita. Insomma una realtà come già ne esistono in città. E poi non dimentichiamoci che tutti parlano di Borri sbagliando. In realtà il supermercato sorge dove un tempo c’era l’autosalone Volturno e, se non ricordo male, vendevano batterie. Certo ora si venderanno salamini e sono stati concessi 1.000 metri quadrati in più rispetto ai 1.500 già previsti. Nulla che stravolgerà la città e il centro».

 

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