Strade provinciali, ispezionati 29 ponti nel Varesotto: sicuri, ma da sistemare

Il ponte sulla SP36 tra Biandronno e Cazzago Brabbia sarà dotato di strumenti di monitoraggio continuo

VARESE – Il monitoraggio di 29 ponti sulla rete viaria provinciale, tra i più significativi per il passaggio dei mezzi pesanti, ha dato esito positivo: sono tutti transitabili in sicurezza, anche se richiedono opere di manutenzione per un totale di circa 3,6 milioni di euro. È questo il risultato del servizio di verifica che l’amministrazione provinciale di Varese, su input del consigliere delegato alla viabilità Marco Magrini e grazie ad un finanziamento regionale da circa 40mila euro, ha commissionato allo studio dell’ingegnere Giorgio Cerin. «Un altro passo decisivo per la messa in sicurezza dei ponti del nostro territorio – sottolinea Magrini – dopo gli stress test su quelli principali, tra cui il viadotto di Cairate, che verrà riqualificato con un investimento da oltre un milione di euro».

Le indagini

«Un lavoro già partito prima del crollo del ponte Morandi, che poi si è intensificato» sottolinea il dirigente di villa Recalcati Damiano Bosio. L’analisi si è soffermata su 29 ponti, situati lungo 14 strade provinciali (tra cui la Sp1, la Sp57 e la Sp3, da Gavirate fino al valico del Gaggiolo), soprattutto nella zona centro-nord della provincia di Varese: selezionati tra quelli «più significativi per i collegamenti del territorio e per la presenza di traffico pesante», come fa notare l'”assessore” Magrini, evidenziando che l’indagine è stata svolta «non secondo logiche politiche ma di importanza per la sicurezza dei cittadini». Lo staff dell’ingegner Cerin ha eseguito le ispezioni sulla base delle regole tecniche del ministero delle infrastrutture e del consiglio superiore dei lavori pubblici.

I risultati delle ispezioni

L’esito del monitoraggio è racchiuso in 29 schede di analisi, una per ciascun manufatto, e in una valutazione tecnica complessiva sull’ordine di priorità degli interventi di manutenzione necessari per ciascun ponte. «Non si è ravvisata la necessità di chiusura per nessuno dei 29 ponti ispezionati – chiarisce il consigliere provinciale Marco Magrini – solo in 6 ponti su 29 sono state disposte, in via cautelativa, delle limitazioni al transito». Riduzione della velocità a 50 km orari e riduzione da 56 a 44 tonnellate della massa consentita per i trasporti eccezionali periodici, per sei manufatti: ponte sul fiume Quadronna sulla Sp233 a Vedano Olona, quello sul Margorabbia sulla Sp43 a Grantola, il ponte sulla palude Brabbia sulla sp36 a Biandronno, quello sul torrente Tenore sulla Sp20 a Cassano Magnago e due ponti sulla Sp69 a Ispra (sul torrente Acquanegra) e Brebbia (sul torrente Bardello). Solo per il ponte di Biandronno, per la presenza di infiltrazioni, è stato previsto il posizionamento di un sistema di monitoraggio continuo.

«Sicuri, sì. Ma occorre fare manutenzioni»

Lo stato di salute dei manufatti è stato classificato su tre ordini di priorità: ce ne sono 12 che, pur essendo sicuri e transitabili, richiedono opere di ripristino “urgenti” per 1,6 milioni di euro (di cui 1,1 milioni sui 6 ponti per i quali sono state introdotte limitazioni e sui quali si valuterà se svolgere «approfondimenti di indagine»), mentre gli altri 17 richiedono opere di sistemazione, più prioritarie in cinque casi, da 2 milioni di euro complessivi. «Si interverrà il prima possibile, reperendo risorse nel piano delle opere pubbliche, in base alle priorità rilevate – fa sapere il consigliere Magrini – posso dire che è stato fatto un lavoro egregio, perché credo sia un obbligo morale monitorare le condizioni dei nostri ponti». Il lavoro di analisi proseguirà: ci sono ancora 40mila euro a disposizione per le verifiche su altri 26 ponti caratterizzati da minori flussi di traffico, tutti nel nord della provincia di Varese.

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