Le opposizioni: «Stravolgere il bilancio per aiutare Gallarate a ripartire»

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GALLARATE – «L’emergenza che stiamo affrontando ha cambiato le nostre vite e le nostre prospettive». Inizia così la lunga lettera che oggi le opposizioni di Gallarate (Pd, Città è Vita, Gallarate 9.9 e Libertà per Gallarate) hanno inviato al sindaco Andrea Cassani. Lo invitano a sedersi al tavolo, superando le differenze, per modificare profondamente il bilancio comunale del 2020 trovando già da ora le risorse per aiutare l’economia di Gallarate una volta che l’emergenza Coronavirus sarà terminata.

Sostegno economico a famiglie e imprese

«Dalle nostre case ci accorgiamo che all’angoscia per i malati e le vittime, si aggiunge quella per ciò che sarà dopo la fase acuta attuale», scrivono i consiglieri comunali Giovanni Pignataro, Sebastiano Nicosia, Rocco Longobardi, Luigi Fichera, Matelda Crespi, Edoardo Guenzani, Anna Zambon, Carmelo Lauricella, Margherita Silvestrini e Danilo Barban. Le minoranze chiedono di eliminare voci di spesa corrente e investimenti previsti che non potranno essere messi in campo,  o che comunque potrebbero essere rimandati. per trovare risorse adeguate ad aiutare i gallaratesi a riprendersi quando la pandemia sarà superata.  Alla luce di quanto sta avvenendo, secondo loro il bilancio approvato lo scorso dicembre è diventato anacronistico. La priorità oggi non è più il polo culturale al Maga o la nuova piazza della stazione, ma «un sostegno mirato e non a pioggia – sottolineano –  a tutte quelle situazioni familiari e lavorative più esposte alla crisi».

La lettera integrale

Di seguito il testo integrale della lettera:

Molte attività contenute nel bilancio di previsione, legate alla spesa corrente, non possono infatti essere svolte, garantendo risparmi di spesa, così come molti degli investimenti previsti per il blocco in essere e risultano comunque meno urgenti rispetto alla necessità di dare un sostegno ai gallaratesi.

L’emergenza che stiamo affrontando ha cambiato le nostre vite e le nostre prospettive.

Chiusi doverosamente nelle proprie case i gallaratesi lottano, insieme a tutti i lombardi e gli italiani, contro un nemico invisibile che sta portandosi via tante persone care e vicine.

Nel fare la propria parte non uscendo di casa, molti di noi vedono forzatamente interrotta la propria attività, restando privati della propria fonte di reddito familiare. Altri, dovendo invece forzatamente lavorare, per poterlo fare hanno dovuto investire parte del proprio reddito per affidare i propri figli a figure professionali e non ai nonni, soggetti più esposti all’epidemia. Altri ancora, pur lavorando con forme agili (telelavoro), non vengono pagati dai debitori, privati di liquidità dal blocco delle altre attività.

Insomma, dalle nostre case ci accorgiamo che all’angoscia per i malati e le vittime, si aggiunge quella per ciò che sarà dopo la fase acuta attuale. Vi è infatti il concreto rischio che moltissimi non riescano a ripartire dal blocco scaturito dalla quarantena. In ogni caso è ragionevole pensare che, ripartite le attività, passeranno mesi per consentire al motore produttivo del paese di generare la liquidità per consentire i pagamenti, il che vuole dire che ci sarà un realistico calo delle entrate per moltissime famiglie di lavoratori nei prossimi mesi. Tutto ciò potrebbe avere conseguenze devastanti, ad esempio, sul piccolo commercio, già in crisi, dei centri storici.

In tale situazione è chiaro che spetta innanzitutto al Governo e al Parlamento, con l’aiuto concreto e indispensabile dell’Unione Europea e della Banca Centrale, mettere in campo tutte le misure possibili per sostenere l’economia e per rialzarci da quello che non è forzato definire un vero e proprio stato di guerra contro il virus.

In una situazione di guerra, però, tutti devono fare la propria parte. Nessuno può fare finta di niente e proseguire nelle proprie previsioni come se nulla fosse.

In questa prospettiva è urgente che il bilancio del Comune di Gallarate per l’anno 2020 sia profondamente modificato alla luce degli imprevedibili sviluppi della situazione. Occorre che la nuova priorità del bilancio sia il sostegno, mirato e non a pioggia, a tutte quelle situazioni familiari e lavorative più esposte alla crisi.

Molte attività contenute nel bilancio di previsione, legate alla spesa corrente, non possono infatti essere svolte, garantendo risparmi di spesa, così come molti degli investimenti previsti non potranno essere messi in campo per il blocco in essere e risultano comunque meno urgenti rispetto alla necessità di dare un sostegno ai gallaratesi. Rivedendo in riduzione le relative voci di bilancio e, al tempo, rimodulando l’erogazione delle entrate da oneri di urbanizzazione, si potrebbero ricavare risorse per sgravi fiscali e misure di sostegno oggi indispensabili.

Occorre, dunque, agire con urgenza per una variazione del bilancio comunale, di modo che le famiglie e i cittadini possano beneficiare delle misure comunali prima dell’estate.

Per fare questo occorre lavorare insieme, maggioranza e opposizione, per studiare, confrontarsi e decidere. Non è infatti il momento delle divisioni e delle distinzioni ma quello in cui tutti i Consiglieri Comunali, il Sindaco e la Giunta devono agire in unità per consentire a Gallarate di resistere e rialzarsi. In questo spirito di sincera collaborazione chiediamo che sia convocata con urgenza, nelle forme della teleconferenza recentemente autorizzate con decreto legge, una commissione bilancio che delinei un piano di lavoro.

Abbiamo l’occasione e il dovere di dimostrare, tutti insieme, che la Politica e le Istituzioni sono prima di tutto al servizio dei cittadini: non sprechiamola in distinguo, lavoriamo insieme per fare ripartire Gallarate.

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