Busto, omaggio al Sud con il festival del Mediterraneo al Palayamamay

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BUSTO ARSIZIO – Un omaggio alle tradizioni culturali ed enograstronomiche del Mediterraneo. Teatro del festival, che terrà alto il nome delle nostre terre del Mezzogiorno, sarà il Palayamamay. Il sipario sulla manifestazione si alzerà domani, venerdì 14 settembre, fino a domenica 16, con apertura dei cancelli dalle 17.30 fino a mezzanotte. Qui nel tempio della pallavolo si alterneranno concerti, iniziative culturali, stand gastronomici. E ogni giorno i riflettori saranno puntati su regioni diverse: venerdì farà la parte del leone la Sicilia, sabato la Calabria e domenica la Campania. L’ingresso costa 5 euro e 50. Domenica 12 euro.

Da Rho al Palayamamay

È la prima volta che il festival Mediterraneo sbarca a Busto Arsizio. Teatro delle passate edizioni era il “Rho Center”. Ma quando lo scorso anno gli organizzatori si sono resi conto che al concerto di Mimmo Cavallaro si erano presentate moltissime persone, hanno pensato bene di cambiare sede. Complici anche le nuove normative sulla sicurezza, il Festival Mediterraneo ha optato per un’altra casa. La scelta è caduta proprio sulla struttura di via Gabardi che ha consentito anche al festival di ampliarsi. Così dopo 15 anni di edizioni a Rho, Busto Arsizio da venerdì ospiterà la prima versione. Ne è ben contento il responsabile Enti del Palayamamay Luca Pinto. Così è pure ben soddisfatto il presidente dell’associazione Calabrolombardia Salvatore Tolomeo: «Busto Arsizio vanta un nucleo molto forte di originari calabresi – spiega – Abbiamo messo a punto un programma che rispolvera la storia delle tradizioni culturali della Calabria».

Dal bergamotto alla moda

L’appuntamento è per sabato: alle 18 un’interessante lezione sul bergamotto intratterrà il pubblico. Alle 20 via alla passerella con la sfilata di moda della stilista di livello internazionale Azzura Di Lorenzo. Poi la parola passa al presidente dell’associazione Cassiodoro don Antonio Tarsia che illustrerà la figura di Cassiodoro, storico, politico e letterato dell’antico mondo romano che già nel 1200 aveva ideato la dieta mediterranea. Alle 21, spazio al concerto di Mimmo Cavallaro. Ad allietare la serata non mancheranno stand gastronomici, bancarelle di prodotti e sapori locali. Interessante anche lo stand del comune di Bivongi, il borgo tra la provincia di Catanzaro e di Reggio Calabria denominato “della longevità” dove l’età media dei cittadini supera i cent’anni. Il loro segreto? «Si trova in altura, consumano prodotti della terra e il medesimo giorno della raccolta, l’aria e l’acqua sono impeccabili, la gente conduce una vita semplice con prodotti locali e non esistono malattie cardiache», spiega Tolomeo.

Giornate dedicate a Calabria, Sicilia e Campania

Ad aprire il festival, domani alle 21, il gruppo “Le Muse del mediterraneo” diretto dal maestro Alex Gasparotto, già direttore dell’orchestra di Sanremo. Una serata che non è solo un concerto, ma anche l’occasione per una riflessione sulla violenza contro le donne e per sostenere le associazioni che lavorano su questi temi attraverso l’educazione e la sensibilizzazione. Inoltre una cantante-attrice narrerà le storie di artiste del Sud che hanno scritto canzoni. Domenica, spazio alle canzoni napoletane di Gianni Celeste. Insomma il festival rappresenta «un’occasione per concedere spazio a diverse realtà – spiega l’assessore al marketing Paola Magugliani – Oltre a essere un omaggio alle tradizioni del Mediterraneo».

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