Sumirago, abbattuti tre alberi all’asilo. Il Comune spiega e spegne le polemiche

SUMIRAGO – «Dovevano essere tagliati: la ragione è stata la richiesta di Terna, società che gestisce l’alta tensione in tutta Italia». Con queste parole Giuseppe Pasolini, assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici di Sumirago ha spiegato la sorte dei tre alberi ad alto fusto che, posizionati all’esterno dell’asilo di Quinzano, sono stati abbattuti mercoledì 3 giugno, suscitando le perplessità di alcuni cittadini che si sono lamentati sui social. Ma, come ha sottolineato Fortunato Denti, consigliere comunale che ha seguito l’intervento, «lo scopo era mettere in sicurezza l’area, dove passa una linea elettrica da 150mila volt».

Le richieste ricevute e la riqualificazione

«La decisione di tagliare al piede le piante, che già anni addietro erano state capitozzate, è giunta d’accordo con Terna per la sistemazione del cavo della corrente», ha dichiarato Denti. «Inoltre i genitori dell’asilo avevano chiesto una messa in sicurezza del parco arboreo. Dal momento che ora la struttura è chiusa, quando abbiamo prospettato l’abbattimento all’azienda abbiamo incontrato la sua approvazione, perché così il problema sarebbe stato risolto in una sola volta. È stato unito l’utile al dilettevole, dando spazio e vivibilità a quest’area per i bambini».
Come ha continuato Denti, «la richiesta di Terna è arrivata poco tempo fa, prima del lockdown; quella dei genitori, relativa a manutenzione e sicurezza, risale invece al 2019, anno nel quale sono già stati effettuati dei tagli. Quest’anno abbiamo proseguito; capisco che le piante risalgano alla Festa degli Alberi di alcuni coscritti, però non si può salvaguardare tutto». In ogni caso, da parte dell’amministrazione, è in programma una riqualificazione con l’abbellimento dei parchi: «La nostra filosofia è che se da una parte tiro via una pianta, dall’altra ne metterò tre nuove. Questa è la situazione, che ha trovato conferma negli uffici tecnici; sarà bello farlo a settembre con la ripresa, la ripiantumazione era già in cantiere».

Gli altri interventi eseguiti

«Mercoledì, in una giornata, gli addetti al settore hanno tirato giù gli alberi. Salire con gli strumenti avrebbe significato avvicinarsi troppo ai fili scoperti dell’alta tensione; non si poteva neanche staccare la corrente, avremmo dovuto fermare la sua erogazione e le attività produttive. Perciò, anche per la sicurezza degli operatori, abbiamo deciso di agire al basamento. In un contesto di verde boschivo come quello di Sumirago, dove le piante possono venire giù facilmente, queste non potevano più interagire con il passaggio della linea. Con i temporali che ci sono, prima che venga un fulmine e le apra in due, e di conseguenza anche l’asilo o la casa di fonte, abbiamo deciso di mettere in sicurezza un’area e incrementare la parte arborea di un’altra».
Le operazioni hanno coinvolto anche l’albero antistante l’asilo: «Forse nessuno se n’è accorto, ma abbiamo messo in sicurezza anche il filo della corrente elettrica che, coibentato, passa nella sua chioma. In questo caso non c’erano pericoli e la pianta, nella quale è stata creata una finestrella, non è stata toccata. Non tagliamo così a caso, tutto viene fatto seguendo dei criteri. Inoltre sono stati compiuti degli interventi di potatura dall’altra parte, per consentire ai cavi di bassa corrente di non creare problemi in caso di condizioni meteorologiche avverse. Dove è stato possibile evitare di abbattere, l’abbiamo fatto. Se non ci fosse stata la corrente elettrica le piante potevano essere abbassate e contenute; ma parliamo di 150mila volt che passano con fili scoperti, è una questione di sicurezza ambientale».

sumirago abbattuti alberi asilo – MALPENSA24