Biblioteche e prestiti di libri, Sumirago conferma la rete Valli Dei Mulini

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SUMIRAGO – «La convenzione con il sistema bibliotecario “Valli dei Mulini” è in corso da quasi un decennio e necessita di essere rinnovata»: a Sumirago ieri sera, lunedì 20 dicembre, in municipio è stata confermata all’unanimità l’adesione alla rete che, come ha spiegato all’assemblea Yvonne Beccegato, vicesindaco e assessore alla Cultura, «coinvolge quarantasei Comuni del territorio di Varese e di Como e ha come fine una razionalizzazione delle risorse».

Interscambio, ricerche ed eventi

Nella seduta che ha visto anche la revisione delle partecipazioni nelle società Coinger e Alfa, e il saluto al segretario generale Claudio Michelone che va in pensione, Beccegato ha illustrato come funziona il coordinamento che ha come capofila la biblioteca di Malnate. «Questo sistema intende offrire un’erogazione omogenea di cartaceo e informatico per libri e documenti che possono interessare la collettività. Inoltre i Comuni che ne fanno parte possono decidere di specializzarsi in un settore specifico, organizzarsi per acquistare insieme volumi a prezzi inferiori o fare ricerche tramite computer. Il fiore all’occhiello è l’interscambio dei libri, con prestiti che, per essere disponibili, impiegano al massimo tre giorni. Senza dimenticare che consente di realizzare varie iniziative come il festival “Mulini Letterari”, nell’ambito del quale Sumirago ha ospitato la conferenza di Alberto Pellai». Il costo, per ogni Comune che aderisce, è di 0,50 centesimi per abitante.

I fondi e gli incontri annuali

Luca Bidoglio, capogruppo di Insieme per Cambiare Sumirago, ha chiesto delucidazioni per il prestito online, e in particolare se sia compreso nei tremila euro complessivi pagati dal Comune: «La scorsa primavera sono finiti i fondi. E nel 2020 non si riusciva a scaricare il miniabbonamento».
«Ogni volta che occorrono risorse aggiuntive è il Comune capofila a farne richiesta», ha rassicurato il sindaco Mauro Croci. «E nei capitoli della Cultura resta sempre qualcosa per integrare. Se ce ne fosse bisogno si tratterebbe di poche centinaia di euro, presi dal capitolo PEG: quindi non c’è pericolo, in questi nove anni non abbiamo avuto problemi».
Marilena Cunati, capogruppo della Lega, ha domandato informazioni sulla lunga durata della convenzione, che si estenderà da gennaio 2022 a fine dicembre 2031: «Con quarantasei Comuni coinvolti, l’ultima volta per avere la firma di tutti sono stati necessari due anni», ha risposto Beccegato. «In ogni caso tutte le richieste sono sempre state discusse e, se ragionevoli, accettate: abbiamo due incontri annuali per parlarne. Il sistema funziona ed è rodato. È anche  possibile aggiungersi o togliersi facilmente: chi lo desidera può sfilarsi e resta comunque la convenzione».

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