Sumirago, bombe di ghiaccio dal cielo. “Una cosa mai vista”

SUMIRAGO – Tra i luoghi comuni più diffusi c’è quello che dice: non ci sono più le stagioni. Per gli allarmisti dei cambiamenti climatici, più che una frase fatta è una constatazione. Drammatica, se vogliamo. Del resto, la grandinata di martedì sera, 30 maggio, che ha colpito la fascia tra Castronno, Sumirago, Albizzate, Mornago e Cavaria con Premezzo non pare abbia precedenti a memoria d’uomo. Perlomeno nelle stesse dimensioni, con vere e proprie bombe di ghiaccio, chicchi più grossi di una pallina di ping pong che, nel giro di un quarto d’ora, hanno creato una serie impressionante di danni. Ad aggravare la situazione sono intervenuti anche un paio di improvvisi, violenti, abbondanti scrosci di pioggia.

La conta dei dannigrandine danni pioggia

Le conseguenze di tutto ciò? Cantine allagate, tegole rotte, tapparella ammaccate, lunotti delle aule posteggiate all’esterno distrutti, profondi segni sulle carrozzerie delle vetture, alberi defogliati, orti e giardini compromessi. Danni anche alla caserma dei carabinieri di Mornago, allagata. Per vigili del fuoco e protezione civile il lavoro è continuato fino all’alba. Mauro Croci, primo cittadino di Sumirago, ringrazia attraverso Malpensa24 i volontari della protezione civile e il consigliere delegato Fortunato Denti, che si sono prodigati per aiutare la popolazione in difficoltà. “Sono stati attimi di vera paura”. “Sembrava il finimondo”. “Mai vista una cosa del genere”. Sono alcuni dei commenti raccolti dopo il “diluvio”. La conta dei danni è subito cominciata. Danni limitati, dirà qualcuno. Danni che vanno comunque risolti. E i costi non sono affatto indifferenti.

Grandine danni pioggia – MALPENSA24