Supermercati e palazzi: ecco i piani di Legnano Patrimonio per viale Sabotino

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LEGNANO – Due supermercati, uno non alimentare e l’altro alimentare, e 3 edifici residenziali separati alle loro spalle. È il progetto su cui Legnano Patrimonio Srl ha chiesto al Comune di Legnano un parere preventivo per la destinazione del terreno della ex piattaforma ecologica tra viale Sabotino e via Menotti (nell’immagine). Lo ha rivelato sabato 29 gennaio il consigliere comunale di minoranza Franco Brumana, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme sul dissesto dei conti della società e sui piani urbanistici per ripianare i debiti da essa contratti.

I due edifici commerciali, di 1.000 e di 2.000 metri quadri, si aggiungerebbero al centro commerciale già approvato poco distante – link – mentre i 3 edifici residenziali da realizzare avrebbero una superficie complessiva di 6.720 mq, equamente ripartita fra loro. «Le uniche notizie di questo affare immobiliare – riferisce Brumana – sono date in forma generica e lacunosa in poche righe inserite nelle oltre 100 pagine del piano comunale di revisione delle società partecipate, approvato a fine dicembre del 2021».

Brumana: «Piano “nascosto” da fermare subito»

Secondo il capogruppo del Movimento dei Cittadini, «poiché Legnano Patrimonio ha come unico socio il Comune di Legnano, si può dire che, di fatto, il Comune ha chiesto un parere a sé stesso. Il piano nulla dice degli edifici da realizzare, ma rivela solamente che un potenziale acquirente ha presentato la richiesta di parere e che, in caso di riscontro positivo, questo operatore privato avrebbe avviato una trattativa con Legnano Patrimonio per acquistare il terreno, che verrebbe liberato dall’ipoteca, iscritta a garanzia di un enorme debito, con un pagamento definito “a saldo e stralcio”. Si può quindi dedurre che il progetto risponde alle esigenze dell’operatore immobiliare e che Legnano Patrimonio Srl si è prestata, in forza di accordi già conclusi, a proporlo al Comune a proprio nome ma per conto del previsto acquirente».

Oltre che sull’operazione immobiliare in sé – «si perderà così un’occasione importante e unica di utilizzare quel terreno comunale per dotare la zona di verde e di servizi» – Brumana critica le modalità con cui è stata gestita dall’Amministrazione. «Tutta l’operazione è stata condotta con estrema riservatezza ed evitando qualsiasi confronto con i consiglieri comunali. Potrà essere conclusa a breve con l’approvazione di un piano attuativo di competenza della Giunta comunale. La città ne prenderà atto a cose fatte. Per queste ragioni – conclude – è doveroso rivelare i contenuti di massima del progetto ed esigere una netta inversione di rotta da parte del Comune e della sua società mediante la rinuncia all’affare prospettato e una urgente modifica delle previsioni urbanistiche su quel terreno».

Via alla rimozione dell’amianto dai solarium

Sono cominciati la scorsa settimana i lavori di rimozione delle lastre di amianto dalla copertura del solarium est dell’ex Sanatorio “Regina Elena” (nella foto qui sopra), intervento che si prevede di completare in una quindicina di giorni. A seguito della rimozione, la maggior parte della struttura lignea si è conservata; al termine dell’intervento, sarà coperta con un telo protettivo in attesa della fase di restauro.

Intorno al solarium est si era cominciato a lavorare a novembre con la pulizia della vegetazione infestante e con le opere di puntellamento. A breve si comincerà a operare sul solarium ovest, per cui si procederà nello stesso ordine: pulizia della vegetazione, posa dei puntelli e rimozione delle lastre di amianto.

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