Tanti contributi e acquisti rapidi grazie a raccolta fondi della Fondazione Ospedali

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LEGNANO – Un contributo sostanzioso al personale medico che lotta contro il Covid-19. La Fondazione degli Ospedali onlus ha fatto il punto su quanto realizzato finora con la raccolta fondi “Stop al coronavirus”. «Grazie al contributo di 2.566 donatori – spiega il presidente, Norberto Albertalli – sono stati versati nelle casse della Fondazione 1.488.555 euro e, per correttezza nei confronti di chi ci ha sostenuto, è arrivato il momento per dare un primo resoconto del modo in cui sono stati utilizzati. L’ottimo rapporto instaurato con la direzione dell’ASST Ovest Milanese ci ha consentito di mettere a disposizione il materiale necessario in tempi brevissimi, se consideriamo che la raccolta è iniziata poco più di un mese fa e sono già stati acquistati attrezzature e materiali di consumo per oltre 1.400.000 euro». L’attività della Fondazione non si è limitata alla raccolta di fondi, ma ha riguardato anche una serie di donazioni di materiali per i quattro ospedali del territorio grazie ai consiglieri di amministrazione che hanno sensibilizzato i cittadini della zona.

A Legnano acquistate apparecchiature e brandine

Le apparecchiature sanitarie e il materiale acquistato con i fondi della Fondazione sono stati individuati dall’ASST in funzione delle priorità rilevate negli ospedali e nei reparti in cui sono ricoverati i pazienti Covid-19. Gli investimenti si sono concentrati in particolare su apparecchiature come ecografi, per diagnosticare la patologia Covid e per lo studio di bassi flussi dell’apparato circolatorio, monitor multiparametrici, capnometri per monitorare la corretta ventilazione polmonare. Inoltre si è provveduto alle esigenze del personale medico e infermieristico, costretto a vivere per turni molto lunghi e massacranti nei reparti e che per questo non riesce a rientrare nel proprio domicilio per la distanza che lo separa dall’ospedale, mettendogli a disposizione brandine o la possibilità di soggiornare in camere di albergo messe a disposizione attraverso la Fondazione.

Già spesi 1,4 milioni di euro

Nel dettaglio, gli utilizzi del fondo fino ad oggi sono stati: 995.000 euro per apparecchiature elettromedicali (all’ospedale di Legnano: due apparecchiature alti flussi, un bilirubinometro, 10 capnometri, 8 ecografi, 4 mini ecografi, 22 monitor di cui 17 multiparametrici, un saturimetro, un sistema RX portatile, una sonda transesofagea, un ventilatore polmonare e un videolaringoscopio); 311.000 per materiale vario; e 95.000 euro per apparecchiature richieste e ancora in fase di ordine (a Legnano, in particolare, sono attese 3 telecamere per la sorveglianza dei pazienti e 14 monitor multiparametrici).

RSA: l’emergenza si sposta al Palio

Dopo Sant’Erasmo e Accorsi, l’emergenza sanitaria investe ora la RSA Il Palio, dove risultano colpiti dal coronavirus tre ospiti, dei quali uno è deceduto, e tre operatori sono in malattia perché positivi; un altro ospite presenta sintomi tipici del virus, ma non ha potuto fare il tampone. «A quanto risulta – spiega il candidato sindaco del Movimento dei cittadini, Franco Brumana – la direzione ha adottato le cautele possibili: ora ha urgente bisogno di far eseguire gli esami dei tamponi per limitare la diffusione del virus. Ha continuamente avanzato pressanti richieste all’ATS e si è rivolta ovunque senza ottenere risposte. Verrà il tempo – ammonisce Brumana – in cui chi si sarà reso in qualsiasi modo responsabile anche per concorso del mancato salvataggio dei nostri anziani ne dovrà rispondere anche in sede penale. Il sindaco di Parabiago ha emesso un’ordinanza che ingiunge all’ATS di svolgere gli esami dei tamponi ai ricoverati di una RSA della città e ha risolto il problema.  La commissaria che regge il Comune di Legnano si è rifiutata di accogliere una richiesta in questo senso, avanzata dal Sant’Erasmo, adducendo motivazioni di incompetenza. Ora, considerato quanto ha fatto ed ottenuto il sindaco di Parabiago, faccia altrettanto. Abbandoni gli atteggiamenti di distacco burocratico e diventi la paladina dei legnanesi».

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