Primi tamponi: positivo il 40% degli ospiti della RSA Sant’Erasmo di Legnano

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LEGNANO – I risultati dei primi 40 tamponi sugli ospiti della RSA Sant’Erasmo di Legnano hanno evidenziato 24 casi negativi e 16 positivi. Ne dà notizia oggi, giovedì 16 aprile, la stessa casa di riposo nell’aggiornamento settimanale. «Sono passati quasi due mesi – osservano dalla RSA – dall’inizio della emergenza Covid-19. Come tante altre RSA stiamo vivendo momenti molto difficili legati sia al numero di decessi, sia al costante aumento del personale in malattia. Nelle passate settimane abbiamo pubblicamente e ripetutamente richiesto di effettuare tamponi sia sugli ospiti che sul personale. La disponibilità di conoscenze puntuali sulle condizioni di chi vive in RSA costituisce infatti un presupposto ineludibile per garantire una corretta ed efficace pianificazione del processo di cura e per contenere il rischio di diffusione del contagio. Venerdì scorso siamo riusciti ad ottenere dall’ATS 40 tamponi che abbiamo subito somministrato ai nostri ospiti. Siamo stati costretti a decidere i primi 40 nomi, nella speranza che gli altri test possano essere comunque effettuati in poco tempo. Il problema resta la carenza dei kit/tamponi. Stiamo contattando diversi fornitori privati che però, almeno sino ad oggi, garantiscono disponibilità solo verso fine aprile/inizio maggio».

Istituita “zona bianca” per gli ospiti negativi

Grazie ai primi risultati dei tamponi, la RSA ha «immediatamente – e finalmente – provveduto a istituire la prima zona “bianca”: così è stata denominata la zona in cui abbiamo trasferito gli ospiti negativi. Nell’altra zona sono presenti i 16 ospiti positivi, quelli che pur non avendo fatto il tampone manifestano sintomi preoccupanti e quelli che pur non manifestando sintomi non hanno ancor avuto la possibilità di sottoporsi al tampone. Resta invece aperta la questione degli operatori che, stando alle regole dell’ATS, vengono sottoposti al test solo se malati. Siamo dunque al paradosso che i dipendenti malati stanno a casa in attesa del tampone, mentre gli altri sono al lavoro senza sapere se sono positivi o negativi (ricordiamo che il virus è spesso asintomatico). Il rischio che corriamo oggi è dunque destinare alla zona “bianca” operatori asintomatici che non rilevano la positività ma possono contagiare ospiti negativi. Si tratta di un rischio che può essere risolto con quanto chiediamo da settimane: effettuare subito il test del tampone a tutti, soprattutto agli operatori in servizio».

Finora 31 decessi, positiva la maggioranza degli operatori testati

I responsabili della RSA legnanese sottolineano di non avere «alcuna certezza sulla effettiva volontà o capacità di Regione e ATS ad assecondare questa nostra speranza. Possiamo sopperire solo con un continuo e corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, che ci hanno permesso di contenere ma non azzerare il rischio. La Fondazione ha acquisito fin dall’inizio della pandemia le mascherine FFP3 e ha progressivamente messo a disposizione di tutti gli operatori anche gli altri indispensabili dispositivi: mascherine chirurgiche, tute idrorepellenti, copricapo, calzari, occhiali protettivi, guanti». Questo il bilancio aggiornato della pandemia alla Sant’Erasmo: due decessi Covid positivi; 11 decessi con evidenti sintomi Covid (senza tampone); 7 decessi con varie patologie e deboli sintomi Covid (senza tampone); 11 decessi per altre cause. Gli operatori in malattia sono attualmente 37, mentre le nuove assunzioni sono state 23: i servizi procedono quindi con 14 unità in meno rispetto all’organico pre-Covid. Sempre per quanto riguarda gli operatori sono stati eseguiti 19 tamponi, alcuni in ospedale, altri nei laboratori ATS: 11 sono risultati positivi e 8 negativi.

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