Valcuvia, fa benzina con la card del Comune: «Non è peculato»

VARESE – Ha utilizzato la card del Comune di cui era dipendente, in Valcuvia, per fare il pieno alla propria auto personale, ma in quei momenti non era un soggetto incaricato di pubblico servizio, e dunque non gli può essere contestata l’accusa di peculato.

La sentenza

Il ragionamento, fatto dall’avvocato Fabio Fiore davanti al gup del Tribunale di Varese, ha condotto ad una sentenza di non doversi procedere per l’imputato, manutentore per l’ente pubblico all’epoca dei fatti, che risalgono all’estate del 2022. A sostegno della propria tesi il difensore ha prodotto in aula il contratto di lavoro dell’uomo, e l’assenza del requisito per contestare il peculato ha portato ad una riqualificazione del capo d’accusa in appropriazione indebita. Ma senza la querela di parte, necessaria per procedere in relazione a questo reato, il processo è giunto al capolinea.

«Un momento di debolezza»

L’imputato, dopo la segnalazione del Comune, scattata a seguito di consumi anomali di carburante prelevato dalle taniche destinate ai decespugliatori, aveva ammesso la propria responsabilità, aggiungendo però di aver compiuto quel gesto in un momento di debolezza causato da un lutto in famiglia.

valcuvia benzina peculato – MALPENSA24