Contagio sempre più in calo. Fontana: 80 milioni di bonus a medici e infermieri

MILANO – I dati del coronavirus in Lombardia sono ancora in miglioramento: anche oggi, 16 aprile, meno di mille nuovi contagiati, su più di 10mila tamponi analizzati, e un crollo dei ricoveri negli ospedali (meno 687), mentre rimane purtroppo costante il dato dei decessi (altri 231). «Ancora tanti, siamo ancora nella fase 1 – avverte il vicepresidente Fabrizio Sala – prima scendiamo con il contagio, più saremo capaci di entrare nella fase 2». Il ragionamento sulla ripartenza però entra nel vivo, e domani, 16 aprile, il governatore Attilio Fontana incontrerà assessori, categorie produttive, sindacati, università e capigruppo consiliari nel tavolo del Patto per lo Sviluppo convocato proprio sulle modalità per riaprire. «In sicurezza, o niente» chiarisce Fontana.  Tra le ipotesi, orari di apertura scaglionati, settimana lavorativa spalmata su sette giorni e controlli anti-affollamento sui mezzi pubblici, oltre agli screening.

Il riepilogo generale

Tutto il ragionamento sulla ripartenza passa anche dal bollettino giornaliero dei contagi. I numeri anche oggi, 16 aprile, volgono al positivo. A parte quello dei decessi, altri 231 pazienti che non ce l’hanno fatta, un dato stabile da tre giorni, che porta il conto totale a 11.608 morti. Ma i casi positivi sono 941 in più in 24 ore, per un totale che tocca 63.094 contro i 827 di ieri. Ma è importante far notare che i tamponi analizzati oggi (10.706) sono molti più di ieri (poco più di 7.000). Altri numeri che fanno ben sperare sono quelli dei pazienti in terapia intensiva (meno 42, per un totale che scende verso quota mille, a 1.032) e soprattutto dei ricoverati (addirittura 687 in meno, per un totale di 11.356). Netto aumento anche dei dimessi: 1.439 in più rispetto a ieri, 39.098 complessivamente, di cui 18.396 usciti dall’ospedalizzazione.

I numeri nelle province

Stabili i numeri in provincia di Varese (più 69 contagiati, contro i 71 di ieri) e in leggera frenata in provincia di Milano (più 277). Ancora troppo poco per potersi ritenere tranquilli.

Fontana: bonus per medici e infermieri

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana stamattina, 16 aprile, è intervenuto in Consiglio regionale per riferire sulla gestione dell’emergenza Covid-19: «Dobbiamo investire di più nella sanità, non si possono più accettare passivamente tagli in campo sanitario. Da tempo dicevamo che avevamo bisogno di assumere un numero maggiore di dottori e infermieri ma una scellerata legge nazionale ci imponeva anzi di ridurre il personale. Se non ci fosse stata questa legge, quantomeno non avremmo stressato in maniera drammatica la situazione dei nostri medici e infermieri». Ecco perché Palazzo Lombardia punta, da un lato, a «stabilizzare i circa 2500 fra medici e infermieri che hanno dato disponibilità a collaborare in questo momento di emergenza con un rapporto a tempo determinato», dall’altro a gratificare il lavoro e i sacrifici fatti in questa emergenza dal personale sanitario con «un riconoscimento finanziario una tantum», per il quale Regione Lombardia ha stanziato 80 milioni di euro, da aggiungere ai 40 milioni messi a disposizione dal governo per gli straordinari.

Le polemiche

Ma la seduta non è stata esente dalle polemiche di questi giorni sulla gestione regionale dell’emergenza. Attacchi dalle opposizioni, a cui l’assessore al welfare Giulio Gallera risponde parlando apertamente di «sciacallaggio politico e mediatico». Il Consiglio ha discusso la proposta di risoluzione sulla “Fase due” dell’emergenza, già transitata dalla commissione sanità presieduta dal consigliere regionale varesino Emanuele Monti. Un documento che sollecita interventi e indica misure e provvedimenti dettagliati utili a favorire la ripresa e la ripartenza della società lombarda in tutti i suoi vari ambiti, da quello economico e produttivo a quello più propriamente attinente la fase familiare ed educativa, nonché quella sanitaria e assistenziale. Un centinaio gli emendamenti depositati in vista del voto, in programma nella seduta già convocata per martedì 21 aprile.

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