Tavolo sulla sanità a Busto, c’è luce al di là del muro. Noi ci saremo, senza remore

Dopo l’inspiegabile e, oggettivamente, deprimente silenzio dei gruppi di maggioranza, sollecitati più volte pubblicamente e non solo dal sottoscritto e da tutti i colleghi di minoranza, dopo il deposito della proposta di delibera per l’istituzione della commissione sull’offerta sociosanitaria territoriale, finalmente giunge la proposta ufficiale di un tavolo di lavoro.
Sgombriamo subito il campo da equivoci di sorta circa la ricerca di primogeniture o di sterili ed anacronistiche posizioni di parte. Riteniamo il tema della salute, il presente e il futuro dell’ospedale, la necessaria e sempre più efficace offerta di medicina territoriale e di presidi di rete sociosanitaria vicini e fruibili oltre che efficienti, talmente prioritario e fondamentale nell’impegno politico dell’ente locale da non poter salutare la proposta del sindaco come un segnale estremamente positivo e, ovviamente, a cui non faremo mancare la più che convinta partecipazione. Indubbiamente ciò sia perché se ne prevede una immediata e celere partenza sia perché coinvolge nel percorso espressioni qualificate della società civile, sia perché prevede il coinvolgimento degli interlocutori fondamentali di un processo di scelte che necessariamente comportano condivisioni consapevoli e necessitano di un approccio interdisciplinare, di fatto, anche per quanto riguarda le scelte di stretta competenza dell’amministrazione, orizzontale a diversi dipartimenti ed assessorati. Tutti temi e aspetti previsti nel deliberato da noi proposto laddove prevediamo esplicitamente la possibilità di avvalersi di esperti cosi come tema altrettanto imprescindibile per scelte che ripropongano Busto come baricentro di in ampia area territoriale, la possibilità di interagire con i comuni del bacino della Valle Olona, dell’area di Malpensa e delle Alto Milanese.
Se un errore c’è stato negli ultimi cinque anni e, nonostante le difficoltà dell’imprevedibile tsunami pandemico, c’è stato, è stato quello di vivere i temi della sanità e quello del nuovo ospedale come prevalentemente di un tema più infrastrutturale che strategico con competenze prevalentemente o esclusivamente regionali. Ciò ha determinato, insieme con un calo di attenzione generale, un preoccupante declino del presidio locale, e la sempre meno consapevole percezione della opinione pubblica. Ciò ha finito col far emergere posizioni scettiche quando non addirittura ostruzionistiche. Bene quindi partire.
Nella discussione consiliare sulla commissione straordinaria, augurandoci consapevole e cosciente dibattito a cui parteciperanno tutte le forze consigliari, ci auguriamo potranno essere perfezionati gli strumenti più utili per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che paiono ormai essere ampiamente condivisi se non nell’esito almeno nella tematica. Rimaniamo convinti che l’istituzionalizzazione del gruppo di lavoro in commissione, cioè ufficiale articolazione del più autorevole e rappresentativo consesso cittadino, sia la scelta più idonea e anche più proficua per dare significativa rilevanza ai lavori e ai professionisti che aderiranno oltre ed che alle conseguenti proposte e al Sindaco e alla giunta nell’interlocuzione con gli enti coinvolti. A questo proposito cogliamo l’opportunità per ringraziare sia i professionisti e gli operatori che hanno già dato o daranno disponibilità al confronto e la cui opera sarebbe maggiormente valorizzata dalla ufficializzazione dell’organo.
Ultima, ma non ultima osservazione, salutiamo con piacere l’entusiastica disponibilità del presidente Monti; essendo oggi come gruppo totalmente liberi da riferimenti partitici regionali ci sembrerebbe utile la richiesta di coinvolgimento anche di altri consiglieri varesini inserito nella commissione sanità regionale, ma soprattutto la possibilità di interloquire anche direttamente con l’assessore Letizia Moratti che come il suo predecessore Gallera, anche recentemente ha dimostrato di credere fortemente nel ruolo determinante e propositivo, oserei dire essenziale del Comuni di Busto, di Gallarate e dell’intera area. Insomma vediamo luce al di là del muro. Vogliamo credere che, finalmente, ciascuno nel suo ruolo, si possa lavorare senza remore. Quale terreno migliore per dimostrarlo se non la salute e la sanità?

Gigi Farioli capogruppo di Popolo, Riforme e Libertà

Salute e sanità: a Busto un tavolo di confronto tra politica e operatori

busto arsizio farioli commissione sanità – MALPENSA24