Salvini e Giorgetti insieme sul palco di Isabella Tovaglieri: «Uniti vinciamo»

ERBA – «La Lega è determinante, ora e da trent’anni. Se stiamo uniti alle elezioni politiche vinciamo e per dieci anni prendiamo per mano questo Paese e gli diamo un futuro». Il Capitano Matteo Salvini detta la linea agli oltre 300 giovani radunati a Lariofiere di Erba dall’europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri per l’evento “Next Generation You”, che ha richiamato tutti i big lombardi del movimento. Sul palco con il segretario federale c’era anche il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: segno che la tregua siglata un mese fa al consiglio nazionale tiene, e alla vigilia della delicata partita per il Quirinale Salvini rilancia «l’unità del centrodestra» promettendo che «riusciremo ad eleggere un presidente della Repubblica senza la tessera del PD in tasca».

Il gotha “lumbard”

Un evento che finisce quasi per rimpiazzare l’assemblea programmatica che era prevista per il prossimo weekend dell’11 e 12 dicembre e che è stata rimandata a data da destinarsi, a quanto pare a causa dell’introduzione del super green pass che avrebbe consentito l’accesso solo ai vaccinati. I big, perlomeno quelli lombardi, ci sono proprio tutti: il segretario federale Matteo Salvini e il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il ministro del turismo Massimo Garavaglia e il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, il vicesegretario federale Andrea Crippa e il segretario nazionale della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti, il segretario della Lega Giovani Luca Toccalini e gli assessori regionali Guido GuidesiAlessandra Locatelli, più una sfilza di parlamentari, tra cui il varesino Matteo Bianchi, e consiglieri regionali, tra cui il presidente dell’assemblea del Pirellone Alessandro Fermi.

Salvini e Giorgetti

Fianco a fianco sul palco di “Next Generation EU”, il Capitano e il Ministro hanno toccato i temi chiave dell’attualità politica e di governo, ciascuno rispettando il proprio ruolo. «Ci sono le amministrative in primavera, prepariamoci a vincerle – le parole di Matteo Salvini rivolte alla platea dei giovani – poi appena ci saranno le elezioni politiche, non so quando, se stiamo uniti tutti, le vinciamo, e per dieci anni governiamo questo Paese e vi diamo un futuro. E se le politiche vanno a scadenza e si torna a votare insieme, si vince a Roma e anche in Lombardia». A questo proposito, il segretario federale ha difeso il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Come si fa a indagare un governatore che ha aiutato la sua terra?».

Il discorso sibillino

Sempre parlando alle nuove leve del movimento, il leader sembra parlare “a suocera perché nuora intenda”: «La Lega è determinante, ora e da trent’anni, poi capitano militanti, segretari cittadini e amministratori locali un po’ sciagurati. Vi invito ad avere sempre pazienza e costanza. Anch’io tante volte non capivo cosa stava succedendo, ma bisogna aspettare prima di parlare a vanvera e litigare in sezione. Il silenzio spesso è una virtù». E ancora: «Quante volte mi sono incazzato, quante volte mi sono chiesto “chi me lo fa fare?”. Il fatto di essere qui, da militante tra i militanti, mi dico che la Lega vale sempre la pena».

Giorgetti vede lungo

Sui temi dell’attualità, Salvini si è dichiarato «contento di quello che la Lega sta ottenendo al governo, 8 miliardi di taglio di tasse e 300 milioni in più per il taglio delle bollette. Ma qui occorre più coraggio: la Lega in parlamento cercherà una maggioranza per trovare altri soldi, magari togliendone un po’ ai furbetti del reddito di cittadinanza». Il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti, che prima della cena ha fatto un sopralluogo al centro vaccinale di Lariofiere, ha invece fatto un ragionamento di più lungo respiro: «La rivoluzione green avrà conseguenze, se nel 2035 le auto dovranno essere tutte elettriche, dobbiamo sapere che la tecnologia per produrle non è italiana o europea, ma cinese, e chi produrrà l’energia elettrica per far muovere le auto, altrimenti ci consegniamo all’impotenza industriale e saremo ostaggio di altri. Il PNRR è un tentativo tardivo e limitato di mettere un sacco di soldi pubblici per creare le condizioni per essere più competitivi nel mondo. La sfida oggi è sempre più sul tema dell’intelligenza: la competizione globale si vince su scuola, università, ricerca e formazione».

Salvini punta su Isabella: la bustocca Tovaglieri tra i volti del nuovo corso Lega

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