Test sui nuovi tempi ai semafori di viale Boccaccio. «Se non va valutiamo i rondò»

BUSTO ARSIZIO – Viale Boccaccio, nuova fase di test per i semafori “intelligenti” installati agli incroci con via Cardinal Simone/Cardinal Ferrari e con via Vizzola/via Alba: dopo l’analisi dei dati del primo periodo di sperimentazione, la Polizia locale di Busto di concerto con l’amministrazione ha deciso di ritarare le temporizzazioni del rosso-giallo-verde in entrambi gli incroci per provare a ridurre i disagi di cui da tempo si lamentano gli automobilisti. «Se questo tentativo non si dovesse rivelare risolutivo – preannuncia l’assessore alla viabilità Salvatore Loschiavo – abbiamo in serbo ancora un paio di alternative». Nuovi sensori anti-code oppure si inizierà a valutare la possibilità di realizzare delle rotatorie.

Le modifiche

Le modifiche ai tempi dei semafori di viale Boccaccio sono entrate in vigore a partire da giovedì 2 dicembre, dopo l’analisi dei dati raccolti dalle centraline degli impianti “intelligenti” installati ai due incroci, quello di Borsano e quello di via Alba, in zona Santa Croce. «Nel primo caso abbiamo ridotto leggermente i tempi, avvantaggiando il verde lungo il viale Boccaccio – rivela l’assessore Loschiavo – un po’ più complicato invece l’impianto di via Vizzola/Alba, perché oltre alla percorrenza del viale c’è anche l’inserimento delle vie laterali, così qui nelle ore di punta abbiamo aumentato leggermente i tempi sulle vie laterali».

In attesa di riscontri

Così si apre un’altra fase di test, anche se nei primi riscontri “spannometrici” di chi percorre quotidianamente viale Boccaccio «non è cambiato molto. Un minuto e mezzo/due per smaltire la coda ai semafori negli orari di punta». L’assessore Salvatore Loschiavo è invece in attesa di qualche riscontro più oggettivo dai dati sui semafori: «Sul primo incrocio, quello di via Cardinal Simone, nutro aspettative positive, mentre sul secondo, quello di via Vizzola/Alba, non sono così tanto convinto – ammette il successore di Max Rogora – se questo nuovo test va in porto, avremmo risolto il problema, altrimenti abbiamo in serbo un paio di alternative».

Le nuove opzioni

L’assessore ha però già un “piano B” ed eventualmente un “piano C”, se non dovesse essere sufficiente la nuova temporizzazione dei semafori. «Un’alternativa più semplice e una più impegnativa» rivela Loschiavo. La prima prevederebbe l’introduzione di nuovi sensori che renderebbero ancora più “intelligenti” i semafori: sensori che, per dirla in parole povere, individuano la fine della coda e tarano i tempi del semaforo in base al numero di automobili effettivamente incolonnate. La seconda, e sarebbe un cambio di rotta drastico, è quella di «valutare la creazione delle rotatorie» in uno o entrambi gli incroci. Solo un’extrema ratio: «La rotonda garantisce un giusto equilibrio tra sicurezza e fluidità ma è economicamente più impegnativa. Se si riesce a risolvere il problema con i semafori è meglio».

L’assessore: «Semafori intelligenti, viale Boccaccio più sicuro. Code? Si ridurranno»

busto arsizio semaforo boccaccio – MALPENSA24