Test sui parchi a Busto: «In caso di abusi, pronti a richiuderli». M5S: aprirli tutti

BUSTO ARSIZIO – Parchi, riapertura sperimentale: se il test andrà a buon fine, il 18 maggio riapriranno tutte le aree verdi pubbliche di Busto, nel caso in cui invece dovessero essere utilizzate in modo scorretto, l’amministrazione è pronta a richiudere i cancelli. Lo ha rivelato ieri, 9 maggio, in consiglio comunale l’assessore all’ambiente Laura Rogora, rispondendo ad una mozione del Movimento Cinque Stelle sulla riapertura di tutti i parchi della città. Su 48, infatti, palazzo Gilardoni ha deciso di rimetterne a disposizione dei cittadini, per ora, soltanto nove, all’incirca uno per ogni quartiere, a partire da domani, 11 maggio, come da ordinanza firmata proprio ieri mattina, 9 maggio, dal sindaco Emanuele Antonelli.

Riaprire o richiudere

Una decisione, ha spiegato Laura Rogora, dettata dalla volontà di rendere disponibili ai cittadini «spazi verdi in ogni quartiere» per le passeggiate e le corse. E motivata in parte anche dall’esigenza di manutenzione del verde dei parchi, perché «se Agesp ha potuto continuare ad eseguire gli sfalci, in alcune aree le associazioni che le gestiscono non potevano entrare» ad operare. La settimana che inizia da lunedì 11 maggio sarà un banco di prova iva: «In caso di esito positivo della sperimentazione gli altri parchi riapriranno il 18 maggio. Ci aspettiamo il buon senso dei cittadini». Ma se dovessero ripetersi gli abusi già verificatisi in altre città, come Gallarate, l’amministrazione è pronta a fare marcia indietro: «Se ci sarà del malcostume o se mancherà buonsenso nella fruizione dei parchi, siamo pronti a richiuderli». Una linea condivisa anche dall’assessore alla sicurezza Max Rogora: «Giusta la prudenza sulle riaperture: la Polizia locale aveva già registrato assembramenti nei parchi chiusi e non siamo in grado di controllarli tutti».

M5S vuole tutti i parchi aperti

«Alla nostra mozione sulla riapertura dei parchi l’assessore Laura Rogora ha risposto che non è stato possibile effettuare la manutenzione di alcuni parchi perché le associazioni che li avevano in gestione non potevano accedervi, ma non ha risposto alla nostra domanda che chiedeva quanti parchi sul totale sono gestiti da associazioni – spiega Claudia Cerini, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle – anche perché visto che a sua detta, i parchi cittadini sono ben 48, ci sembra un po’ limitante aprirne uno solo per quartiere e dichiarare che che se la gente non si comporta secondo le regole si richiuderà tutto. Noi abbiamo cercato di far capire che per evitare assembramenti sarebbe meglio offrire una più ampia scelta di spazi in cui potersi muovere in sicurezza per fare attività motoria e sportiva. Per cui speriamo che, dopo le necessarie manutenzioni, si arrivi presto alla riapertura completa dei parchi cittadini».

La voce fuori dal coro

Nel dibattito sulla riapertura delle aree verdi, si è inserita con le sue parole volutamente «fuori dal coro» la rappresentante di Idee in comune Michela Provisione, di professione medico: «Stante i dati epidemiologici attuali, questa smania di riaprire tutti i parchi non mi sembra la prima delle priorità. Nella situazione attuale, sarebbe meglio se passasse il messaggio di continuare a stare a casa e di scoraggiare l’incontro tra le persone». Anche il presidente del consiglio Valerio Mariani (PD) si è detto «pessimista» rispetto alla riapertura dei parchi, dopo aver visto «quello che è successo sui Navigli a Milano o sul lungofiume di Sesto». Da domani, 11 maggio, le risposte.

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