Turismo a Varese, la Lega: «Serve più inclusività, a partire dalla Schiranna»

VARESE – «La nostra città e il nostro territorio, pur potendo contare su luoghi e siti di rara bellezza e di elevato potenziale turistico, devono purtroppo fare i conti con un’inclusività di facciata»: a parlare è Luca Loria a nome della Lega Giovani Varese. Il primo esempio che cita è quello della Schiranna. A lui si aggiunge il consigliere regionale e comunale Monti. «Serve un approccio più concreto da parte dell’amministrazione – dicono – in modo da rendere reale l’inclusione».

«Schiranna non attrezzata»

«È facile parlare di inclusione, ma lo è molto meno dare risposte concrete a chi necessita di ulteriori aiuti per poter fruire, come tutti gli altri, delle nostre meraviglie – continua Loria – l’ultimo esempio è il lido della Schiranna, tornato balneabile dopo decenni, ma che, a differenza di altri siti lacustri come Maccagno o Cadrezzate, non è attrezzato ad accogliere chi è costretto in carrozzina o ha difficoltà motorie».

La proposta di Monti

«Una maniera efficace per intervenire – osserva Emanuele Monti, consigliere comunale e regionale della Lega – potrebbe arrivare dall’impiego delle risorse ricavate dalle circa 600 multe in due mesi derivate dalla Ztl di via Del Cairo, adoperandole così per un fine davvero importante per la cittadinanza varesina. Un passo ulteriore sarebbe poi arrivare ad un vero e proprio piano di intervento contro le barriere architettoniche, come fatto recentemente da Regione Lombardia grazie al lavoro della squadra della Lega, con 2 milioni di euro che andranno a finanziare 51 progetti».