VARESE – La burocrazia ci ha messo lo zampino e anche un bel freno, ma ora la tettoia per proteggere dalle intemperie chi deve recarsi all’ufficio immigrazione della questura è una realtà. Un piccolo intervento, ma di grande utilità. Realizzato grazie alla volontà del questore di Varese Giovanni Pepè e al fondamentale contributo economico di Fondazione comunitaria del Varesotto. Intervento che ha già riscosso anche l’apprezzamento dei referenti delle diverse comunità straniere presenti a Varese, che hanno colto la struttura di protezione dalla pioggia come un gesto di grande sensibilità e attenzione.
Una tettoia, poco invasiva, che all’occhio distratto quasi nemmeno si nota quando si passa davanti alla questura di Varese. Ma che sta già mostrando tutta la propria utilità. La protezione, collocata all’ingresso dell’ufficio Immigrazione, permetterà a chi attende all’aperto di ripararsi in caso di pioggia. Questo ufficio, infatti, è molto frequentato: sono almeno 70 le persone che ogni giorno si rivolgono a questi sportelli della questura. E questa mattina, sabato 23 gennaio, a vedere la fine dei lavori c’erano il questore Giovanni Pepè e il presidente di Fondazione comunitaria del Varesotto Maurizio Ampollini. I quali hanno precisato che «non si tratta di un’inaugurazione, bensì di un momento per sottolineare il risultato di questa collaborazione».
Ed è stato il questore a ricordare «come Fondazione Comunitaria del Varesotto ha subito risposto a questa iniziativa mettendo a disposizione i fondi (circa 6 mila euro) necessari all’intervento. Ora le persone in attesa di entrare negli uffici, che spesso sono donne e bambini, in caso di cattivo tempo saranno al riparo».
