Tutta Cantalupo a screening per ricerca e prevenzione su malattie cardiovascolari

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CERRO MAGGIORE – Uno screening di massa unico nel suo genere per le malattie autoimmuni, metaboliche e cardiovascolari. È il progetto Uniscreen realizzato con l’Ospedale San Raffaele di Milano che ha preso il via in questi giorni a Cantalupo, frazione di Cerro Maggiore e presentato oggi, sabato 29 aprile, nella scuola d’infanzia “Don Luzzini” (nelle foto).

Qui lo studio pilota proseguirà per due mesi ogni fine settimana su appuntamento per le famiglie con bambini iscritti nelle scuole locali, 100 alle elementari e 80 nella scuola d’infanzia; poi si sposterà in piazza, davanti alla palazzina comunale del centro anziani, per tutti coloro che vorranno sottoporsi al test senza appuntamento. L’obiettivo minimo è di sottoporre al test per il diabete di tipo 1, la celiachia e, per gli adulti, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari almeno la metà dei 3.100 abitanti della frazione. Ma considerata la risposta entusiasta (il sindaco Nuccia Berra si è detta «convinta che i cittadini di Cantalupo aderiranno in misura massiccia») i promotori contano di superare i 2.000.

Bosi: «Studio pilota unico nel suo genere»

Gli esami sono condotti con un semplice pungidito (indolore) dopo la compilazione di un questionario e i risultati resi noti subito dopo; di norma, si tratta di esami costosi e che richiedono mesi di attesa. «È uno studio pilota molto importante e per alcuni versi unico – rimarca Emanuele Bosi, primario di Medicina interna al San Raffaele e direttore della Scuola di specializzazione in Medicina – Simili studi, ad esempio in ospedale, sono viziati dalle motivazioni di chi vi si reca. Qui invece andiamo a studiare tutte le fasce di età da 1 anno al più anziano per alcuni fattori di rischio: più andiamo avanti e più ci rendiamo conto che diabete 1 e celiachia sono più frequenti nella popolazione adulta perché il primo viene spesso confuso con il diabete 2 e la seconda non viene misurata. Si tratta delle malattie di maggiore diffusione sia fra i giovani che nella popolazione adulta e anziana, per la quale si aggiungono test su colesterolo e ipertensione arteriosa».

Per il progetto Uniscreen vengono impiegate le tecnologie più avanzate con analisi del sangue capillare. Fra gli obiettivi, intervenire con la prevenzione del diabete 1 nei bambini, traguardo di cui per Bosi «qualcosa dalla ricerca comincia a intravedersi. Di solito questi studi riguardano fasce d’età, non l’intera popolazione; inoltre non abbiamo notizia di screening per tutti questi parametri insieme. Gli screening di massa – prosegue il primario dell’Ospedale San Raffaele – sono difficili dal punto di vista organizzativo e culturale: si incontrano scetticismo, mancanza di collaborazione, di interesse e la paura di eseguirli per i costi e le persone necessarie e per le spiegazioni complesse da fornire. Devo dire che a Cantalupo abbiamo trovato una grande collaborazione di tutti e la popolazione è semplicemente fantastica, con tutti disponibili e nessuno che si lamenta neppure quando càpita di ripetere il prelievo perché non è riuscito».

Grande collaborazione. Ora si cercano infermieri

Nicola Zeni, presidente della Fondazione Italiana Diabete, sottolinea come «negli ultimi anni la Fondazione ha avuto una grande crescita. L’idea è nata all’hub vaccinale e devo rivolgere un particolare ringraziamento ai volontari impegnati ogni weekend almeno fino a luglio e poi di nuovo da settembre. È una combinazione di situazioni positive non facile da trovare».

A convincere i cittadini – il test è volontario – hanno contribuito pediatri e medici di base, mentre il mondo associativo si è dato da fare per promuovere il progetto tra la popolazione. Vi collaborano il Rotary Club Busto Gallarate Legnano “Castellanza”, rappresentato dall’ex presidente Giuseppe Ferravante («i nostri soci hanno subito capito l’importanza di questo service e contribuito volentieri») e il Comitato di Legnano della Croce Rossa italiana. «La macchina organizzativa – chiosa Giuliano Borsatti, presidente della Protezione civile di Cerro Maggiore, San Vittore Olona e Rescaldina – è formata da 15 volontari per turno, per due turni al giorno, ogni sabato e domenica, oltre a Cri, Fid e Rotary più la parte sanitaria, con tre medici e 1-2 infermieri per turno. Ora speriamo di reperire altri volontari, soprattutto fra gli infermieri».

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