Ubriaca una ragazza e abusa di lei vicino a scuola. Preso dalla polizia a Legnano

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LEGNANO – La Polizia di Stato di Legnano ha individuato il responsabile di una violenza sessuale consumata un mese fa in centro città e in pieno giorno ai danni di una minorenne. Le indagini hanno preso il via il 15 aprile, quando una ragazza di 16 anni di origine straniera ha raccontato agli agenti della Volante, allertati dalla dirigente scolastica dell’istituto che la minore frequenta, di essere stata violentata nei giardini di via Diaz. Autore della violenza, un uomo che aveva conosciuto qualche mese prima alla stazione ferroviaria.

Decisivo l’intervento di alcune passanti

Nel pomeriggio di quel giorno, un lunedì, la ragazza aveva trovato ad attenderla in stazione l’uomo, che si era detto disponibile ad accompagnarla a scuola come aveva fatto altre volte. Insieme i due avevano percorso corso Italia per poi raggiungere un locale del centro, dove hanno consumato alcuni drink a base di vodka, per poi incamminarsi verso uno degli istituti scolastici in via Diaz. Giunti sul ponticello del fiume Olona, a ridosso del parco, l’uomo ha bloccato con la forza la 16enne, intontita dagli alcolici, baciandola contro la sua volontà e palpeggiandola nelle parti intime nonostante la sua ferma opposizione.

La ragazza ha cercato di divincolarsi e si è messa a urlare, attirando l’attenzione di due donne che stavano transitando proprio in quel punto e che, avendo subito intuito che si trattasse di una violenza visti gli atteggiamenti dell’uomo, si sono precipitate da lei per aiutarla, interrompendo così quello che stava facendo l’uomo, scappato in sella a una bicicletta.

Disposto il divieto di avvicinamento alla vittima

Ricevuta la sua descrizione dalla vittima, che ha fornito anche una fotografia e il numero di cellulare dell’aggressore, gli agenti del commissariato diretto dal vicequestore Ilenia Romano lo hanno rintracciato nei pressi della sua abitazione. La minore, in stato confusionale e sotto l’effetto dell’alcol, è stata trasportata per accertamenti all’ospedale, da dove è stata dimessa con una prognosi di due giorni e riaffidata ai genitori.

Nei giorni seguenti la polizia ha lavorato sulle testimonianze delle persone che avevano interrotto la violenza, come pure sulla ricostruzione dei fatti resa dalla vittima in sede di audizione protetta e sulle immagini degli impianti di videosorveglianza. Elementi che si sono rivelati indispensabili per fornire un quadro probatorio solido all’autorità giudiziaria, che ha emesso la misura cautelare che vieta al soggetto di avvicinarsi alla residenza e ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri, in particolare l’istituto scolastico che frequenta, nonché di parlare e contattare in ogni modo la parte lesa. Disposto anche il braccialetto elettronico.

L’uomo, un 39enne nato in Bangladesh, è indagato per violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in danno di una minore di anni 18, abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della parte lesa.

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