Una fiera che compie 1024 anni

valle d'aosta, l'evento straordinario che si ripete da un millennio

I galletti fatti a mano Fiera Sant'Orso Aosta (foto Enrico Romanzi)

Fiera di Sant’Orso ad Aosta: un appuntamento del 30 e 31 gennaio che in Valle d’Aosta richiama migliaia di persone da 1024 anni. L’anno d’inizio della fiera si fa risalire, tradizionalmente, al 1000, il luogo è il sagrato della chiesa del Santo dove, si narra, alcuni secoli prima Orso distribuiva ai poveri, proprio nei giorni della merla, indumenti e sabot per resistere al rigido inverno. Sono passati milleventiquattro anni, ma i sabot ci sono ancora. E gli artigiani del legno che li costruiscono, insieme a quelli della pietra ollare, del ferro, del rame, della ceramica, del vetro, di tessuti, pizzi e di molto altro si ritrovano, a oltre un millennio di distanza, ad invadere pacificamente tutto il centro cittadino per celebrare questo importante momento di festa e condivisione.

La Fiera Sant’Orso Aosta (foto Enrico Romanzi)

La Fiera di Sant’Orso, oltre ad essere una di quelle date segnate in rosso sui calendari di chi vive d’artigianato nella regione Valle d’Aosta, è un momento di ritrovo per l’intera comunità. E non solo.

VALLE D’AOSTA-Fiori legno Fiera Sant’Orso Aosta (foto Enrico Romanzi)

Accanto a loro, appassionati, hobbisti e curiosi accorrono per assistere alle nobili lavorazioni fatte di intagli e sculture in legno, ricami finissimi su antichi telai e intrecci di vimini, fatte uscire dai laboratori all’aria frizzante di fine gennaio. A scaldare tutto e tutti c’è l’atmosfera di festa corale, accompagnata da musica e danze, dal vino e dai prodotti del territorio, dalla gioia stessa di essere lì, tutti assieme come sempre da milleventiquattro anni!

Il gruppo folkloristico Traditions Valdo¦étaines durante la Fiera Sant’Orso (foto Enrico Romanzi)

La Veillà, la veglia della notte tra il 30 e il 31 gennaio, è un vero e proprio rituale che illumina le strade della città fino all’alba. Calore, voci dialettali che intonano canti solenni o semplicemente scambiano quattro chiacchiere, le mani ruvide e sapienti di mille e più artigiani, la voglia di raccontare e raccontarsi, attraverso il lavoro.

Info: www.lasaintours.it/