Un’estate sul Latemar

DOLOMITI | Obereggen, si parte: percorsi avventura e mindfulness, geotrail, Latemarium, moutainbike e rifugi

Il Latemarium (Foto Obereggen Latemar AG SpA - Alex Filz)

Chi non ha mai camminato lungo i sentieri del Latemar non sa cosa si perde. Questo splendido colosso dolomitico, che sovrasta Obereggen, il lago di Carezza, e gli altri paesini della Val d’Ega, insieme al “fratello” Rosengarten (o Catinaccio), è uno dei luoghi più affascinanti dell’Alto Adige, un luogo “sacro” per chi ama non solo vivere ma anche contemplare la montagna. Le sue torri, le sue cime, gli immensi pascoli, i boschi di legni pregiati, sono elementi che restano impressi nell’animo. Luoghi dove la montagna diventa “esperienza” di vita. Memoria. Parte di noi. Per sempre.

Il Latemar è un massiccio dichiarato Patrimonio Mondiale dall’Unesco e con le consorelle trentine Pampeago e Predazzo, costituisce quel magico mondo chiamato Latemarium, una fitta rete di sentieri tematici, ideali per escursioni a piedi in famiglia ed in bicicletta nell’ambito di una politica ambientale che qui è sempre stata orientata sulla sostenibilità: aperto dall’inaugurazione di sabato 8 giugno con un’anteprima serale lassù a 2096 metri del rifugio Oberholz fino a domenica 6 ottobre.

Il Latemar Adventure per i più piccoli (foto Obereggen Latemar AG SpA -Michael Oelhafner)

Percorsi avventura

Una delle attrazioni estive di Obereggen – per i più piccoli ma non solo – è costituita dai “percorsi avventura” con audio-giochi interattivi che hanno incontrato fin da subito l’alto gradimento di famiglie e singoli escursionisti, uno strumento per entrare in contatto diretto con i magici racconti delle Dolomiti, un modo per trasmettere la conoscenza della montagna e della sua storia, metafora profonda della vita. Sì, perché la montagna è vita. I ragazzi si dilettano a risolvere enigmi analogici e digitali e tutta la famiglia si unisce in questa avventura per raccogliere attivamente punti preziosi che contribuiranno alla riforestazione dei magici boschi montani. Giocando si sostiene concretamente l’ambiente.

Ma c’è una grande novità fra queste vette magiche. E’ il sentiero Geotrail Dos Capèl, escursione di media difficoltà nell’area di Predazzo a 2200 metri di altitudine, per bambini e famiglie (durata 2 ore, dislivello 268 metri, lunghezza 3,5 chilometri): è un’immersione tra rocce, piante e fossili che raccontano le Dolomiti: lungo il sentiero si incrociano infatti 19 postazioni ricche di informazioni sul luogo con contenuti visuali, tattili, audio. Passeggiando liberamente lungo il sentiero, si allena lo sguardo, si scoprono le rocce, le piante e i paesaggi di queste montagne uniche al mondo. Il Geotrail si raggiunge da Predazzo in telecabina fino al rifugio Gardonè e da qui si prosegue con la seggiovia fino al Passo Feudo: il sentiero parte da lì e si potrà scegliere di percorrerlo in due direzioni. La passeggiata è un anello di 3,5 km, con un dislivello di 268 metri.

Oberholz (foto Obereggen Latemar AG SpA – Mads Mogensen)

A spasso nella natura

Ci sono poi, lungo il Latemarium, le terrazze panoramiche Latemar 360° che offrono una vista mozzafiato sulle catene montuose dominate dai ghiacciai. Il percorso “Avventura Latemar Natura” permette alle famiglie di ampliare in modo divertente le proprie conoscenze su flora e fauna. Chi ama, invece, la tranquillità può scegliere il percorso “Latemar Panorama”: tre chilometri ai piedi delle pareti rocciose ed isole per la sosta. Le stazioni interattive che si incontrano lungo il sentiero “Latemar Alp”, percorribile anche con passeggino, raccontano ai visitatori il mondo agricolo alpino. Gli appassionati di sport alpini hanno a disposizione un’escursione lungo il sentiero “Latemar Torredipisa”, che costeggia canaloni e torrioni rocciosi fino a raggiungere il rifugio Latermarhütte-Torre di Pisa, a 2.671 metri con vista verso il maestoso gruppo della Marmolada. Sul Passo Feudo, sopra il paese di Predazzo, il percorso didattico “Dos Capèl” racconta la storia di un mare tropicale e di grandi vulcani, ed accompagna con il percorso “Latemar Geotrail” in un viaggio a ritroso nel tempo, che porta indietro a 245 milioni di anni fa, alla scoperta della geologia della regione. Sì, perché qui – un tempo – c’era il mare. Le Dolomiti raccontano la storia della terra e della vita. E il Latemar è una delle pagine più belle di questo libro che si perde nella notte dei tempi.

Per chi ama il mindfulness

Il percorso mindful (foto Obereggen Latemar AG SpA – Massimo Moro)

Rigenerarsi in un immacolato ambiente naturale, avendo consapevolezza del proprio benessere psicologico e mandare al diavolo lo stress imposto da una società che devolve sempre di più verso la follia? Si può fare e senza nemmeno troppa fatica. La riduzione del “tecno-stress” generosamente prodotto dall’uso prolungato ed eccessivo di strumenti informatici, primi fra tutti i social media, da parte dei ragazzi ma anche di persone adulte, è uno dei doni più grandi che la sapiente e vecchia montagna intende regalarci. In questo contesto l’immersione con la natura si rivela essenziale. La rigenerazione avviene a 1872 metri di altitudine lungo il percorso “Mindful Llatemar”. “Si tratta del primo percorso di questo tipo realizzato sulle Alpi – spiega Thomas Ondertoller, responsabile delle relazioni pubbliche di Obereggen Latemar – creato qui ad Obereggen, nel cuore delle Dolomiti, nel comprensorio del Latemar. Il percorso si trova lassù sull’altipiano Golfrion (a 1872 metri), in prossimità della stazione a monte della cabinovia Ochsenweide”. Un percorso che è esempio di rinascita e resilienza di un luogo, colpito nel 2018 dalla tempesta Vaia. Lungo il percorso, in cui si hanno a disposizione 18 pratiche immersive, essenza del mindfulness, attivabili autonomamente attraverso un APP gratuita col proprio dispositivo smartphone. Obiettivo: ritornare alle pure sensazioni fisiche, esplorando i nostri magnifici sensi. Il percorso si raggiunge da Obereggen con la cabinovia Ochsenweide o da Predazzo con la cabinovia e la seggiovia fino al Passo Feudo, ma anche da Pampeago con la seggiovia Latemar, proseguendo poi a piedi per circa un’ora lungo i sentieri del Latemarium. Info www.mindful.latemar.it

Le cime del Latemar (foto Obereggen Latemar AG SpA – Mattia Rizzi)