BUSTO ARSIZIO – Il volley ai tempi del coronavirus, ennesimo capitolo. Già detto della sospensione dei campionati, già detto delle porte girevoli in tutte le squadre, con le farfalle Lowe e Washington tornate negli Usa, già detto degli allenamenti da casa. Già detto insomma di tutto di più. Ma l’emergenza Covid-19 potrebbe avere un ulteriore effetto dirompente sulla stagione, dopo la presa di posizione fatta registrare da diversi club, Uyba compresa, nell’ultima assemblea di Lega. Ma andiamo con ordine…
Si riparte: 13 sì, 1 no
Dopo la sosta dei campionati, le società di A1 sono rimaste in contatto attraverso riunioni di Lega in conference call periodiche per aggiornarsi sulle decisioni del Governo e della Federazione. Uno dei punti cruciali sempre trattati in questi appuntamenti è stato la ripresa dell’attività agonistiche e degli allenamenti. Fino a qualche giorno fa, su 14 squadre ben 13 (tutte tranne Filottrano) erano favorevoli alla ripartenza immediata del campionato, una volta ricevuto il via libera dell’autorità competenti.
Dietrofront: 3 sì, 11 no
Nell’ultimissima video conferenza, però, le carte in tavola si sono rovesciate e con esse i numeri in atto: 11 società adesso sono favorevoli alla chiusura anticipata della stagione. Solo Monza, Conegliano e Bergamo hanno appoggiato la linea del presidente Fabris, intenzionato a riprendere a giocare. Ovviamente tutto ciò porterebbe anche a rivalutare le spettanze delle maestranze, con decurtazioni tra il 25 e il 50% degli “stipendi”. Oltre a Fabris, anche Gerbellotto (presidente di Conegliano) e Marzari (presidentessa di Monza) sarebbero, di fatto, dimissionari, o dimissionati.
Status quo
Gli schieramenti sono quindi netti: Conegliano, Monza e Scandicci da una parte; Busto, Novara, Casalmaggiore, Brescia, Bergamo, Firenze, Chieri, Cuneo, Caserta, Filottrano e Perugia dall’altra. La situazione è comunque in divenire: nelle prossime ore potrebbero esserci novità, anche sul fronte Mastergroup, variabile a questo punto determinante.