Uyba e il Covid. Leonardi: “Ripartiremo, insieme”

BUSTO ARSIZIO – Nel momento in cui scriviamo questo articolo avrebbe dovuto esserci il fischio d’inizio della partita tra Bartoccini Fortinfissi Perugia e Unet e-work Busto Arsizio. Avrebbe…, se non ci fosse stato appunto il rinvio a data da destinarsi del match per il contagio da Covid di tre farfalle. Direttamente dallo UybaBus che ha riportato in città la squadra – eccettuate per ovvi motivi le positive al virus – è arrivata una testimonianza bellissima di una  farfalla: Giulia Leonardi, la farfalla tigre.

Il post su Instagram

“Quando abbiamo ricevuto la notizia delle tre ragazze positive, non ci potevo credere, ci è davvero crollato il mondo addosso… Tutti i giorni ci svegliamo, ci mettiamo la mascherina e andiamo in palestra, ci misurano la temperatura al nostro arrivo e andiamo in spogliatoio con la mascherina sopra al naso fino all’arrivo alla nostra sedia al campo (che è distanziata un metro da quella vicina). 
TUTTI al campo (allenatori, preparatori, fisioterapisti e tutti i dirigenti) tengono la mascherina tutto il tempo, qualcuno addirittura ne indossa due. Ogni volta che andiamo a bere durante l’allenamento ci igienizziamo le mani e ognuna si siede sempre al proprio posto. In sala video teniamo la mascherina tutto il tempo, facciamo pesi sempre con mascherina e asciugamano e igienizziamo ogni attrezzo. Durante tutti i viaggi in pullman indossiamo mascherine FP2 e ci fermiamo spesso per cambiare l’aria. Non abbiamo più una vita sociale, finito l’allenamento il massimo che facciamo è la spesa al supermercato. Non capisco davvero cos’altro dobbiamo fare per combattere questa situazione.
Ritorneremo… Insieme! Go girls!”

Le reazioni social

Oltre ad essere condivisa da molti tifosi, questa testimonianza diretta della Uyba ai tempi del Covid ha scatenato molte reazione di affetto. Oltre ai cuori di Camilla Mingardi, Erblira Bici e Caterina Bosetti, ci piace sottolineare l’augurio di Ana Escamilla “Un giorno finirà!” e quello in perfetto italiano di Liset Herrera Blanco: “Siamo una quadra forte e unita, torneremo tutti con più forza!”

Ha senso così?

Giulia Leonardi è una giocatrice che ne ha viste di ogni in carriera: mai si sarebbe aspettata di vivere una situazione paradossale come questa. A 484 chilometri da casa scoprire, a quattro ore dalla partita, di non poter giocare per colpa di un virus infido (e anche un po’ bastardo) è dura da accettare e metabolizzare. Quando i telegiornali sparano numeri enormi, spesso senza spiegarli, diventa difficile comprenderli. Ci piace questo sfogo, immaginiamo tra i singhiozzi, di una atleta che ormai ragazzina non è, ma si sente fragile. La sua uscita deve far riflettere. E’ giusto tutto questo? Non ci si può fermare, aspettare qualche settimana e ripartire quando la buriana sarà passata? Con le debite differenze, il calcio dilettantistico lombardo si è fermato fino a febbraio. Non si può pensare una soluzione del genere anche con la pallavolo, magari con concentramenti nei week end in cui giocare più partite in tre giorni stile bolla NBA come suggerito da coach Fenoglio nella sua interessantissima riflessione?

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uyba covid leonardi – MALPENSA24