Valentina, ragazza down, da +di21 alla fiction Rai: «Siamo come tutti gli altri»

CASSANO MAGNAGO – «Siamo come tutti gli altri». Valentina Venturin, ragazza down, è la piccola stella dell’associazione +di21: al debutto come attrice nella fiction di Raiuno “Ognuno è perfetto”, in onda da domani, lunedì 16 dicembre, in prima serata. Un messaggio contro i pregiudizi e per la bellezza della diversità. «È un’esperienza che mi ha cambiato la vita» rivela Valentina. Il suo primo fan è il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno, orgoglioso di avere sul proprio territorio una realtà come +di21 che ha trovato posto in un bene confiscato alla criminalità organizzata: «Bravissima Valentina. Onore al merito anche alla TV di Stato che con questa fiction manda un messaggio forte a livello sociale».

Per tre serate su Raiuno

Ognuno è perfetto Rai

Lunedì sera, 16 dicembre, alle 21.25, la prima serata di Raiuno con la fiction “Ognuno è perfetto”, per la regia di Giacomo Campiotti. Cast d’eccezione, con attori come Edoardo Leo, Cristiana Capotondi, Nicole Grimaudo e Lele Vannoli, accompagnati da un irresistibile e straordinario gruppo di attori esordienti, tra cui spicca Valentina Venturin, ragazza di Busto Arsizio (quartiere Redentore) che fa parte della “squadra” speciale dell’associazione cassanese +di21, che si occupa attivamente di inclusione sociale e lavorativa di ragazzi Down. La serie tv, in onda sul primo canale in tre prime serate (il 16, il 17 e il 23 dicembre), racconta la storia di alcuni giovani con la sindrome di Down che provano a rincorrere i loro sogni. Un viaggio «inedito nel mondo della
disabilità e di chi si trova a viverla tra mille ostacoli, avendo nel cuore i desideri di tutti – si legge nella nota della Rai – “Ognuno è perfetto” ci racconta con ironia la possibilità di uno sguardo dove la diversità vista con occhi nuovi diventa forza».

Valentina è Giulia

Nella fiction Valentina Venturin interpreta Giulia, che descrive come una ragazza «dolce, romantica e mai stata fidanzata». «Appena ha letto la parte, ha detto subito “questa sono io” – rivela la mamma Marilisa Giacomello, orgogliosissima come il papà Claudio Venturin – il regista ha cercato persone vere, in tutta Italia». E Valentina ha passato il provino: «Improvvisazione, poi uno sketch allegro e una parte drammatica – racconta – perché il regista voleva sapere se c’era del vero talento». E si gira verso il sindaco Poliseno: «Prima di tutto devi avere talento. O ce l’hai o no». Determinata, la ragazza. «Secondo me anche tu puoi farcela» dice al sindaco. Sul set Valentina c’è stata per ben 5 mesi: «Fare l’attrice, sembra che non si faccia fatica, ma è un lavoro come un altro. C’è molto da aspettare, ci vuole pazienza». Fino al premio ricevuto dalla fiction a Bardonecchia, al festival Cinemability. «Come madrina – ci tiene a farlo notare Valentina – c’era Violante Placido».

Valentina Venturin Poliseno

Esperienza unica

Un’esperienza che a Valentina Venturin «ha cambiato la vita», lo ammette candidamente lei stessa: «Per me un mondo grande, magico, ti insegna tanto anche nella vita fare un percorso con tutto il cast e gli attori, che mi hanno dato tanti consigli. Ho fatto amicizia con tutti loro, per me è stato molto importante, mi ha arricchito dentro e mi ha cambiato. In una parola, la vita è meravigliosa e va vissuta». Questa fiction, continua la neo-attrice, «parla della diversità, di come approcciarla, ed è vera, perché parla di quello che desideriamo noi, un lavoro vero, senza avere paura di noi. Io grazie a questa cosa, mi sono scoperta meno di quella che sono. Mi sento come tutto gli altri, perché siamo come tutti gli altri. Siamo fragili ma forti, nel cuore abbiamo tanto da dare». Entrare nel mondo della Tv ha aperto per Valentina tante opportunità: «Da una mia idea – rivela la giovane attrice – abbiamo girato una canzone con Emma Marrone. Si chiama “Sei come me” e parla delle tante discriminazioni nei confronti dei ragazzi Down».

La location

Per raccontare l’esperienza di Valentina è stato invitato il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno, nella location ideale di Amicorum, lo spazio di via Brunelleschi condiviso da +di21 e Associazione Parkinson, dopo il recupero di un bene (un’ex pizzeria) confiscato alla criminalità organizzata. «Un posto speciale, magico» lo definisce Poliseno. E Gianni Macchi, presidente di Amicorum, ricorda che è «un luogo di opportunità e vita per tanti ragazzi down, un luogo che dimostra che la diversità è testimonianza per tutti e che il futuro è di chi lo costruisce». L’esperienza di Valentina nella fiction, al pari di quella dei ragazzi di +di21 nel servizio quotidiano, dimostra che «i nostri ragazzi sono capaci, bravi e all’altezza di fare tante cose. Ognuno è unico, non diverso. Ed è un messaggio che la società sta recependo e accoglie in termini positivi».

L’appuntamento di Valentina

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