Bimbi maltrattati in un nido a Vanzago: indagate titolare e cinque maestre

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VANZAGOSbattuti per terra a uno o due anni, per costringerli a stare seduti o svegliati dal riposino di soprassalto, sollevandoli bruscamente dai fianchi, perché si alzassero in piedi, altri messi a dormire nei bagni o su materassi nel salone e fatti cadere apposta per il divertimento delle maestre.

Sbattuti a terra e maltrattati

È quando emerge da un’indagine dei carabinieri della compagnia di Legnano, coordinata dalla Procura di Milano, e che ha portato a sei misure cautelari con obbligo di firma e interdittiva del divieto di esercizio della professione, emessa dal Gip di Milano, a carico della titolare di un asilo nido di Vanzago (Milano) e di cinque sue collaboratrici, tutte italiane, di età compresa tra i 26 ed i 43 anni, accusate di reiterati maltrattamenti nei confronti dei bambini.

Dallo stage alla denuncia

A far partire le indagini sono state alcune studentesse di un istituto scolastico di Rho, che da marzo a maggio 2022 hanno partecipato ad uno stage nella struttura. Terminata l’esperienza di lavoro, le stagiste avevano raccontato ai loro insegnanti di episodi di violenza fisica e verbale a cui avevano assistito nella struttura. Il loro dirigente scolastico, appena raccolta la loro testimonianza, è andato dai carabinieri di Legnano.

Le Indagini

Grazie a diverse testimonianze raccolte, in primis quelle delle stagiste, e meticolose attività tecniche, gli inquirenti hanno cristallizzato quanto accadeva nella struttura, un asilo nido che per altro ospitava più iscritti di quanti ne avrebbe potuto accettare. Bimbi piccolissimi insultati, richiamati a suon di urla, talvolta completamente avvolti nelle coperte fin sopra alla testa e che se piangevano venivano ignorati o chiusi nella stanza della nanna finché non smettevano. Nei confronti di alcuni piccoli che avevano appena imparato a camminare, le maestre lanciavano palline o altri oggetti, facendoli cadere, solo per “divertimento”.

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