Un nuovo tesoro per Varese: apre al pubblico il matroneo del Battistero

La prima visita guidata al matroneo a cura del prof. Spiriti dell'Università dell'Insubria

VARESEL’attesa è finita: da oggi, sabato 18 febbraio, i varesini possono ammirare una preziosa testimonianza del passato della città. Apre i battenti il matroneo del Battistero di Varese, cioè il loggiato che sovrasta la parte inferiore del monumento, il più antico della città. Si completa così il percorso di visita dello storico bene (nel video sotto l’inaugurazione), grazie al progetto di Italia Nostra Varese che ha permesso di mettere in sicurezza un’area finora interdetta al pubblico.

Nuovi affreschi da ammirare

I lavori hanno riguardato la messa a norma della scala d’accesso esterna e della balaustra del matroneo, così chiamato perché da qui le madri osservavano i bambini che venivano immersi nella fonte battesimale. All’inaugurazione tutta la soddisfazione del presidente di Italia Nostra Carlo Mazza. «Siamo molto contenti, è stato un lavoro lungo che ha richiesto parecchi sforzi ma siamo felici di riaprire dopo diversi decenni questa loggia del Battistero». Monsignor Luigi Panighetti, prevosto di Varese, ha espresso un ringraziamento per Italia Nostra e tutti coloro che hanno collaborato ad «un risultato significativo che dà ulteriormente lustro a questo luogo sacro della prima comunità cristiana di Varese». Il sindaco Davide Galimberti ha parlato di una giornata molto bella per la città e per l’arte. Il matroneo sarà visitabile insieme al resto della struttura negli orari di apertura del Battistero di Varese, principalmente al fine settimana (le informazioni dettagliate sono sul sito di Italia Nostra Varese).

Un volume sul Battistero

Il progetto promosso da Italia Nostra è stato finanziato con i contributi di Fondazione Comunitaria del Varesotto, Regione Lombardia, Comune di Varese, Basilica Prepositurale di San Vittore, Rotary Club Varese-Verbano, Università dell’Insubria e da una raccolta fondi tra cittadini e simpatizzanti amanti del bello. L’iniziativa oltre alla messa in sicurezza della loggia ha reso possibile anche la pubblicazione del volume “Il Battistero di San Giovanni a Varese tra arte e storia”, a cura di Andrea Spiriti, docente dell’ateneo varesino, che ha fatto da cicerone ai presenti con una visita guidata. «Un grande corpus di affreschi – ha detto – che costituisce uno straordinario tesoro iconografico».

La nuova protezione che ha permesso la messa in sicurezza dello spazio

Un monumento storico

Il Battistero di San Giovanni è uno dei luoghi più storici di Varese. Frequentato fin dal Medioevo, fu realizzato forse già nell’VIII secolo e ricostruito poi nel Duecento. Presenta una caratteristica molto rara in Europa e cioè un presbiterio sormontato da una loggia che guarda verso l’aula sottostante. In tutto il continente gli esempi analoghi si contano sulle dita di una mano. La struttura ospita una serie imponente di dipinti gotici, rinascimentali e barocchi e infine è importante perché la statua di San Giovanni in facciata, il portale e la vasca battesimale sono testimonianze preziose dell’arte dei maestri campionesi, i più significativi scultori lombardi del secondo Trecento.

Il momento musicale che ha aperto la cerimonia di inaugurazione