Con la Tosca si apre la Rete Lirica: l’opera made in Varese va in scena a teatro

VARESELa lirica torna a Varese con il progetto di InOpera Factory. Iniziativa lanciata nel 2020 e poi inevitabilmente frenata dalla pandemia, con l’obiettivo di portare le produzioni operistiche varesine nei teatri. Sono tre i primi appuntamenti in programma, a partire dal Teatro di Varese con la Tosca in scena giovedì 6 ottobre, per poi proseguire al Teatro Condominio di Gallarate il 22 ottobre e infine il 3 marzo le opere di Gian Carlo Menotti The Telephone e The Medium al Teatro Nuovo di Varese.

Una Rete Lirica per Varese

Dopo due anni di attesa si apre così ufficialmente la prima Rete Lirica della Provincia di Varese. Un progetto unico sul territorio che parte da Varese con l’obiettivo di riportare al centro della scena l’opera lirica, in termini di produzione e coinvolgimento degli artisti varesini e dei giovani. «Vorremmo che Varese avesse una produzione di opera stabile – ha detto la regista e direttrice artistica di InOpera Factory Serena Nardi – un desiderio che nel nostro piccolo vogliamo portare avanti, aprendo prospettive per gli artisti della zona, affinché Varese diventi una fucina di artisti». Accanto ai promotori il progetto vede l’impegno di Comune di Varese, Regione Lombardia, Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Fondazione Cariplo, associazione Ma.Ni e Camma Medici per l’Africa.

Tre spettacoli tra Varese e Gallarate

La Rete Lirica parte con i primi tre appuntamenti: la Tosca di Puccini, spettacolo di apertura in programma il 6 ottobre al Teatro di Varese, il Don Giovanni di Mozart il 22 ottobre al Teatro Condominio di Gallarate e infine il 3 marzo 2023 le opere di Gian Carlo Menotti The Telephone e The Medium al Teatro Nuovo di Varese (previste inizialmente per il Varese Estense Festival). Quest’ultima produzione vedrà due successive repliche in prestigiose fondazioni liriche lombarde, con i dettagli ancora in via di definizione. «Sono appuntamenti che concretizzano la volontà di dare vita a una Rete Lirica che, partendo da Varese, possa arrivare nei teatri della provincia e in quelli nazionali – aggiunge Serena Nardi – lo scopo è portare al centro della scena l’opera lirica quale più alto grado di spettacolo dal vivo in termini artistici, ma anche il più ricco e il più completo. Le nostre produzioni coinvolgono, da sempre, alti professionisti del mondo dell’opera italiana e straniera. Ma il nostro fine è, sin dall’inizio, il coinvolgimento delle maestranze locali, dai musicisti fino ai tecnici, e la creazione di percorsi di avvicinamento all’opera, in particolar modo dedicate ai giovani. Con Rete Lirica segniamo anche l’importante collaborazione con l’Orchestra Canova e il suo maestro Enrico Pagano, organico composto da ottimi giovani musicisti prevalentemente provenienti dal nostro territorio varesino».

Giulio Rossini, Serena Nardi ed Enzo Laforgia

Sfida per il territorio

«Sia lo spettacolo della Tosca che tutta l’iniziativa nel suo complesso rappresenta una bella sfida – ha commentato l’assessore alla cultura di Varese Enzo Laforgia – e spero che possa avere un ottimo riscontro». Giulio Rossini, direttore del Teatro Nuovo di Varese, ha ricordato la strada intrapresa dalla struttura di viale dei Mille. «Negli ultimi anni abbiamo cercato collaborazioni e creato circuiti di rete per fare forza comune. Noi crediamo che questa sala abbia un’importanza ancora da scoprire rispetto allo spettacolo dal vivo». Presente anche Diego Trogher, vicepresidente della Bcc, che sostiene il progetto. «Vi ringraziamo per l’impegno perché questo programma porta unione e socialità, perché si viva anche un po’ di leggerezza».

Tosca di plastica

Ad aprire la Rete Lirica giovedì 6 ottobre alle 20.30 al Teatro di Varese sarà la Tosca di Puccini, messa in scena che attende da due anni e mezzo. «Ripartiamo – ha detto la regista Serena Nardi – con una messa in scena che rende l’opera pucciniana estremamente attuale attraverso i due filoni tematici che emergono dall’opera: il tema della plastificazione, che rimanda all’emergenza ambientale, e il genere narrativo cinematografico del noir». La Tosca viene trasformata così in una “dark lady di plastica” che si muove all’interno di un’atmosfera sordida di destini segnati, di luci e ombre proprio come nell’estetica del cinema noir. Tutt’attorno c’è un mondo asfittico, sottovuoto, come se fosse ricoperto di plastica. Un messaggio al quale si affianca una scelta di produzione precisa: buona parte delle scenografie e dei costumi sono stati realizzati appositamente per l’opera utilizzando la plastica riciclata. Una Tosca rivisitata e attuale che vuole parlare ai giovani, aprendosi a un nuovo pubblico. Una scelta azzeccata secondo il tenore Danilo Formaggia (nella foto sotto), un nome importante che ha calcato i palchi più importanti in Italia e all’estero, che sarà a Varese per interpretare Mario Cavaradossi. «Vedo una sana ambizione e voglia di mettersi in gioco – ha commentato – la Tosca l’ho fatta tante volte e in tutte le salse, ma quella della plastica mi manca. Mi piace che ritorni la lirica a Varese, e anche il modo in cui lo volete fare».

Lo spettacolo

TOSCA di Giacomo Puccini
Teatro di Varese – giovedì 6 ottobre, ore 20.30

Melodramma in 3 atti 
Libretto di  Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Floria Tosca: Paola Di Gregorio
Mario Cavaradossi: Danilo Formaggia
Barone Scarpia: Marzio Giossi
Cesare Angelotti: Massimiliano Catellani
Sagrestano: Luca Gallo
Spoletta: Mario Scagliarini
Sciarrone: Luca Gallo

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane
Maestro Concertatore e Direttore: Stefano Giaroli
Regia, scene e costumi: Serena Nardi
Coro dell’Opera di Parma – Maestro del Coro: Emiliano Esposito
Coro Musica et Ludus – Maestro del Coro: Monica Balabio 

Maestro alle luci: Marco Ogliosi
Assistente progettazione scene: Debora Palmieri
Assistente realizzazione costumi: Marta Ragazzoni
Assistente costumi e sartoria: Silvia Padovan
Trucco e parrucco: Eva Skita
Direttore di palcoscenico: Alessandro Brachetti
Capo Squadra Tecnica: Gabriele Sassi
Coordinamento Artistico: Carlotta Arata
Coordinamento Musicale: Antonio Braidi
Responsabile di organizzazione: Mara Grisoni
Segreteria di Produzione: Elena Cattani

Una produzione Giorni Dispari Teatro