Dopo due anni e mezzo di attesa ecco la Tosca: in scena a Varese il 6 ottobre

Serena Nardi, la regista della Tosca che andrà in scena ad ottobre

VARESE – L’attesa è stata lunga, oltre due anni, ma finalmente quest’autunno Varese potrà assistere alla Tosca di InOpera Factory. L’opera lirica sarà messa in scena tra due mesi esatti, giovedì 6 ottobre presso il Teatro di Varese. Un motivo di grande soddisfazione per la regista Serena Nardi, che ha voluto dare una lettura moderna al classico pucciniano.

Due anni dopo

«Sono molto contenta – commenta la regista – perché, finalmente, dopo quasi due anni e mezzo riusciamo a tornare in scena con la Tosca di Giacomo Puccini, uno spettacolo nel quale abbiamo creduto tantissimo e che eravamo pronti a portare in scena nel marzo del 2020, prima che la pandemia fermasse tutto. Sono stati due anni di attesa molto duri e, per certi aspetti, anche un po’ pesanti». Ma nonostante le difficoltà il progetto legato all’opera a Varese è proseguito.

L’opera non si è fermata

«È stato un periodo in cui non abbiamo dismesso la struttura produttiva di InOpera Factory – continua Serena Nardi – abbiamo infatti portato in scena Le nozze di Figaro, Così fan tutte e l’Opera barocca. La rappresentazione di “The telephone, or l’amour à trois” e “The medium” di Giancarlo Menotti, prevista all’interno del Varese Estense Festival Menotti lo scorso luglio e poi rimandata, sarà recuperata nel prossimo mese di marzo». Inoltre è in programma anche la messa in scena del Don Giovanni di Mozart, nella versione presentata già a Varese nel 2019, il prossimo 22 ottobre a Gallarate. InOpera Factory si è configurata come realtà stabile di produzione: in cinque anni di attività ha prodotto sette opere, un risultato decisamente elevato per una piccola realtà produttiva non istituzionale.

Una Tosca “di plastica”

La Tosca che sarà presentata il 6 ottobre a Varese sarà una rappresentazione moderna, con la volontà di far riflettere, e con un’ambientazione ispirata al cinema noir degli anni Quaranta. «Tema centrale – spiega la regista – sarà quello della plastificazione. In una messa in scena di impronta teatrale, la plastica assumerà un ruolo predominante, trasformando Tosca in una “dark lady di plastica”. Il concetto dell’usa e getta, oggi applicato ai consumi come alle relazioni, diventa elemento di riflessione su un tema di grande attualità come l’ambiente». Confermato il coinvolgimento dei giovani sia attraverso degli incontri dedicati nelle scuole superiori, sia con la presenza di alcuni di loro nel coro e nell’orchestra.