Il Varese Estense Festival torna nel nome di Menotti, l’uomo del Festival di Spoleto

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Da sinistra a destra: Serena Nardi, Enrico Saverio Pagano, Silvia Priori e Giulio Rossini

VARESE – Quindici appuntamenti, con due prime assolute, per quasi un mese e mezzo di programmazione. A Varese dal 14 giugno al 23 luglio va in scena il Varese Estense Festival Menotti, rassegna promossa da Giorni Dispari Teatro, Filmstudio 90, Orchestra Canova e Associazione Ma.Ni che per la prima volta è dedicata al grandissimo musicista, librettista e compositore varesino Gian Carlo Menotti. Realizzata con il sostegno del Comune di Varese e della Provincia di Varese in collaborazione con Regione Lombardia e il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del Varesotto, il Varese Estense Festival Menotti esplora i luoghi più belli e suggestivi di Varese, proponendo una programmazione di alta qualità che spazia dalla lirica alla prosa, passando attraverso musica classica e d’autore, letteratura e incontri formativi.

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Il compositore d’opera più rappresentato al mondo

«Con questa edizione rendiamo omaggio a una grande figura varesina del panorama culturale: Gian Carlo Menotti. Da Cadegliano Viconago, dove è nato nel 1911, è arrivato alla scena internazionale, tracciando un importante solco nel panorama culturale e diventando, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2007, il compositore d’opera vivente più rappresentato al mondo. A quindici anni dalla sua scomparsa, abbiamo voluto dedicare a Menotti l’ormai storico Varese Estense Festival, che proprio da quest’anno si chiama Varese Estense Festival Menotti, con lo scopo di far conoscere la sua arte e i suoi lavori», ha spiegato oggi, giovedì 19 maggio, a Palazzo Estense Serena Nardi, direttrice artistica del Festival.
«In questa edizione omaggiamo Menotti con tre appuntamenti: la biografia in musica “Una vita per due mondi” in programma il 15 giugno, l’incontro di approfondimento “Gian Carlo Menotti: un musicista varesino nel mondo” il 2 luglio e la messa in scena, in prima assoluta per Varese, di due sue opere: “The Telephone, or L’Amour à trois” e “The Medium”, nuove produzioni varesine InOpera Factory, il 9 luglio».

Da Varese per Varese: il territorio e i giovani

Il festival dà spazio alla cultura varesina aprendo ad autori locali e ricordando la grande tradizione lirica legata al nome del tenore Francesco Tamagno, che trova la seconda prima nella rappresentazione firmata da InOpera Factory, del “Così fan tutte” di Mozart. «Con questa edizione consolidiamo anche il legame con l’Orchestra Canova, composta da giovani musicisti di Varese, diretta dall’altrettanto giovane e talentuoso maestro Enrico Saverio Pagano», ha aggiunto Nardi.
Insieme al territorio varesino i giovani sono l’altro elemento che contraddistingue la manifestazione. «All’interno della nuova produzione mozartiana di “Così fan tutte”, sarà avviato – da parte dell’Orchestra Canova – il progetto MozartLAB», ha annunciato Pagano, direttore e fondatore della formazione camerale. «È un laboratorio permanente di approfondimento del repertorio mozartiano, dove verranno formati giovani professionisti di talento e indirizzati e orientati verso l’universo del genio salisburghese. A questo proposito, in collaborazione con il Club Lions Varese Sette Laghi e per volontà della famiglia Attardo, sarà istituita la borsa di studio “Sophie Attardo”, giovanissima amica dell’Orchestra Canova prematuramente scomparsa lo scorso settembre. A due dei sei cantanti solisti del cast di “Così fan tutte” sarà conferita la prima edizione della borsa di studio».

Riportare Varese nel grande circuito della lirica

«Il Festival offre un programma sfaccettato, con una molteplicità di proposte e la commistione di diverse arti», ha ricordato l’assessore Enzo Laforgia. «Il Salone e i Giardini Estensi, insieme ad altri luoghi della città, sono il palcoscenico di una rassegna che arricchirà l’offerta culturale dell’estate varesina mettendo in relazione esperienze estetiche che immaginiamo separate: vale la pena vivere in provincia».

Stefano Bruno Galli, assessore all’Autonomia e Cultura di Regione Lombardia, non è potuto essere presente all’incontro, ha inviato il suo saluto a «una rassegna che, con nume tutelare Gian Carlo Menotti, mette al centro l’opera lirica ma non rinuncia ad altre forme d’espressione come prosa e cinema. Il Festival è stato ideato nel 2017 con il deliberato e ambizioso scopo di riportare la città nel grande circuito della lirica. Oltre a restituire a Varese questa dignità contribuisce in maniera concreta a ricostruire una parte importante dell’identità culturale collettiva di una comunità e di un territorio, e la socialità disgregata dalla pandemia».

«A volte bisogna portare qualcosa di diverso a Varese per non portare tutto fuori da Varese» ha dichiarato Diego Trogher, vicepresidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «Credo che il nostro territorio sia unico e dobbiamo valorizzarlo: bisogna credere e partecipare a questi eventi per andare oltre. Ritroviamo in questo festival tutti gli elementi che fanno del Credito Cooperativo una realtà bancaria unica, dove il dare valore a un territorio è fare in modo che si possa esprimere al suo massimo, creando occasioni di cultura, turismo e sviluppo economico. È da momenti come questo che possiamo toccare con mano l’importanza di investire sui nostri giovani e sulle iniziative capaci dare vita a un volano di crescita».

Come ha sottolineato Andrea Mascetti, consigliere della Fondazione Comunitaria del Varesotto e coordinatore Commissione Arte e Cultura della Fondazione Cariplo, il Varese Estense Festival Menotti presenta «proposte “complicate” per un pubblico ormai abituato a un’offerta grossolana e volgare: si tratta quindi di un fatto estetico importante. Soprattutto a fronte della vicina metropoli di Milano, che assorbe tutte le energie vitali: in questa bellissima iniziativa sento che qualcosa si sta muovendo perché Varese torni ad avere una sua centralità autonoma che ha perso».

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Enrico Saverio Pagano, Andrea Mascetti e Serena Nardi

Il programma

Qui di seguito sono indicate le date in programma:

Martedì 14 giugno, Salone Estense, 18.00
Inaugurazione del Festival. A seguire: “Francesco III e il braccialetto di bosso”, presentazione del libro di Mario Visco a cura di Enzo Laforgia. Ingresso libero.

Mercoledì 15 giugno, Salone Estense, 21.00
“Una vita per due mondi”, biografia in musica a tinte chiare di Gian Carlo Menotti. Di Silvia Priori e Roberto Gerbolés, con Silvia Priori, Fabio Bagatin (pianoforte), Francesca Patané (soprano) e Marco Chingari (baritono).

Giovedì 16 giugno, Salone Estense, 18.00
“Così Fan Tutte”, introduzione all’opera di W. A. Mozart a cura della musicologa e giornalista Lidia Bramani. Ingresso libero.

Sabato 18 giugno, fontana dei Giardini Estensi, 21.00
“Così fan tutte (ossia La scuola degli amanti)” di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, nuova produzione InOpera Factory. Con Orchestra Canova e Coro Arnatese. Direttore: Enrico Saverio Pagano.

Mercoledì 22 giugno, Salone Estense, 18.00
“La famiglia Erard”, un percorso storico fra documenti e strumenti musicali. Presentazione del libro di Giuliano Marco Mattioli. Intermezzi musicali con arpa a cura dell’autore. Ingresso libero.

Giovedì 23 giugno, fontana dei Giardini Estensi, 21.00
“Far finta di essere sani” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, produzione Tieffe Teatro Milano in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber, con Andrea Mirò, Enrico Ballardini e “Musica da Ripostiglio”. Adattamento e regia Emilio Russo. In collaborazione con Filmstudio 90.

Sabato 25 giugno, Sala convegni di Villa Recalcati, 15.00
“Francesco Tamagno e Giuseppe Verdi: Otello e il Teatro sociale di Varese”. Incontri di approfondimento sul rapporto tra Verdi e il grande tenore Francesco Tamagno che visse a Varese nella dimora dove si costituì il primo nucleo edilizio dell’Ospedale di Circolo. Relatori: Massimiliano Broglia, Mario Chiodetti. Seguirà aperitivo. Ingresso libero.

Venerdì 1 luglio, fontana dei Giardini Estensi, 21.00
Gloria Campaner, pianista di fama internazionale e dalla carriera ricca di riconoscimenti prestigiosi presenta, in collaborazione con Filmstudio 90 “Chopin: il viaggio delle emozioni”.

Sabato 2 luglio, Sala Convegni di Villa Recalcati, 15.00
“Gian Carlo Menotti: un musicista varesino nel mondo”. Incontri di approfondimento sul grande compositore e librettista italiano, fino al giorno della sua scomparsa (2007) il compositore d’opera vivente più rappresentato al mondo. Relatori: Fabio Vacchi e Attilio Piovano. Seguirà aperitivo. Ingresso libero.

Sabato 2 luglio, fontana Giardini Estenso, 21.00
“Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione” con Lella Costa, ispirato al libro “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini, progetto drammaturgico e regia di Serena Sinigaglia. In collaborazione con Filmstudio 90.

Mercoledì 6 luglio, Salone Estense, 18.00
“Donne e impresa culturale – I grandi circuiti lirici e musicali”. Incontro con Francesca Moncada di Paternò, fondatrice e amministratore unico de Le Dimore del Quartetto. Ingresso libero.

Sabato 9 luglio, fontana dei Giardini Estensi, 21.00
“The telephone, or l’amour à trois” e “The medium”, con l’Orchestra Canova, due opere di Gian Carlo Menotti nella nuova produzione InOpera Factory. Direttore: Enrico Saverio Pagano.

Sabato 14 luglio, Villa Recalcati, 21.00
“Le quattro stagioni” (A. Vivaldi) e “Sinfonia n. 10 per archi” (F. Mendelssohn, M. Richter) con l’orchestra d’archi I Pomeriggi Musicali di Milano e Gennaro Cardaropoli (violino). Direttore: Aram Khacheh.

Domenica 17 luglio, Parco Giardini Estensi, 10.30
“La festa di Francesco III”, passeggiata con sorprese alla scoperta di luoghi segreti, amati da Francesco III d’Este, creatore dei Giardini e del Palazzo Estense. Presentazione a cura dell’architetto Franco A. Piana. Seguirà aperitivo. Ingresso libero.

Sabato 23 luglio, tensostruttura dei Giardini Estensi, 21.00
“Concerto Celtic Trees”, giovane gruppo vocale con un repertorio che comprende canzoni di Enya e brani tratti da colonne sonore tra cui “Il signore degli anelli”, “L’ultimo dei Mohicani” e “Vikings”. In collaborazione con Filmstudio 90. A seguire: “Belfast” di Kenneth Branagh (GB, 2021, 97′).

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