L’inganno dei bollettini, allarme di CamCom Varese: «Non cascateci»

VARESE – Succede talvolta, soprattutto in occasione dell’iscrizione al Registro Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, che purtroppo siano spediti alle imprese dei bollettini di pagamento ingannevoli, con diciture che possono indurre a credere che provengano dalla Camera di Commercio. Attenzione, non si tratta di richieste che giungono dall’ente camerale.

Bollettini ingannevoli

Da piazza Monte Grappa, sede di Camera di Commercio Varese, si sottolinea come il diritto annuale sia un tributo che le imprese pagano esclusivamente tramite modello F24 e non con bollettino postale o bonifico bancario. Il termine di pagamento, inoltre, coincide con quello per il primo acconto delle imposte sui redditi.

Pubblicità ingannevole

Collegandosi all’indirizzo web https://www.va.camcom.it/index.php?id_sezione=958 è possibile visionare un elenco, non esaustivo, di bollettini che possono indurre in errore.

Si ribadisce, poi, come l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato abbia considerato queste iniziative come pubblicità ingannevole, in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi a fini di lucro.

Io non ci casco

Dal sito della stessa Autorità www.acgm.it, è possibile scaricare il vademecum anti-inganni “Io non ci casco!” contro le indebite richieste di pagamento alle aziende. Il vademecum, fra l’altro, specifica cosa deve insospettire e come difendersi. Prima di tutto, non è chiaro chi sia il mittente né in cosa consista il servizio e ci sono evidenti errori grammaticali (sono spesso pessime traduzioni). Inoltre, in fondo alla prima pagina oppure in quelle successive, c’è un testo fitto di clausole contrattuali incomprensibili ed è lì che si nasconde l’inganno.

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