A Varese e dintorni i Carabinieri Forestali hanno piantato “Un albero per il futuro”

Carabinieri giornata albero

VARESE – Per la celebrazione della Giornata nazionale dell’albero il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri ha promosso una serie di iniziative in ambito nazionale. Anche la provincia di Varese è stata coinvolta, con il capoluogo e altri centri in cui si sono tenute piantumazioni in diverse scuole e parchi. “Un albero per il futuro” è il nome del progetto attivo in tutta la penisola.

Da Palermo a Varese

Le iniziative hanno preso il via a Palermo il 20 novembre con la consegna a diverse scolaresche nell’Aula Bunker dell’Ucciardone delle talee “dell’Albero di Falcone”, prelevate dal famoso “Ficus macrophilla columnaris magnoleides” che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato dalla mafia nel 1992. A Varese la manifestazione si è svolta con la consegna di due carpini bianchi alla dirigente scolastica della scuola primaria “Galileo Galilei” Silvia Sommaruga. Altre specie arboree sono state poste a dimora in altri centri della provincia: presso la scuola secondaria di primo grado “B. Bossi” di Arcisate, alla scuola secondaria di primo grado “Don Milani” di Vergiate, al “Parco Formentano” di Cunardo, al “Parco Cappella Votiva” della Casa delle Bambole” di Laveno Mombello, al “Parco Pubblico Margorabbia” di Luino e al Parco della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Lozza. Le iniziative si sono svolte con il coinvolgimento delle comunità cittadine, delle autorità locali e delle associazioni ambientaliste.

Un albero per il futuro

Gli eventi rientrano nel progetto “Un albero per il futuro: crea il bosco diffuso” in base al quale i Carabinieri Forestali puntano a far conoscere i tesori naturali del paese e a lasciare un segno verde di speranza nel mondo, aumentando il livello italiano di biodiversità. Si tratta di un progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale, promosso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e voluto fortemente dalla Fondazione Falcone e dall’ Arma dei Carabinieri, il quale prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 50mila piantine nel triennio 2020-2022. Allo stato attuale sono quasi 1000 gli istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso di consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e per la conservazione ambientale. Oltre 5000 sono le piante già messe a dimora.

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Un sito per scoprire l’impatto degli alberi

Gli alberi piantati verranno automaticamente geolocalizzati sul sito www.unalberoperilfuturo.it dove, con un algoritmo, viene calcolato in tempo reale il quantitativo di C02 che ogni pianta assorbe. Grazie al contributo degli studi effettuati dall’Università della Tuscia, Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali “Dafne”, potranno essere confrontate le curve di accrescimento delle piante messe a dimora con i dati relativi allo stoccaggio di CO2. La dinamica di tale assorbimento potrà essere visualizzata tramite smartphone da tutti i partecipanti all’iniziativa. In questo modo ciascuno potrà seguire sia il contributo della “propria” pianta sia quello complessivo di tutte le piante messe a dimora durante il progetto. Le specie vegetali messe a disposizione dai Centri Nazionali Carabinieri Biodiversità di Pieve Santo Stefano (AR) e Peri (VR) sono scelte accuratamente nel rispetto delle aree geografiche e fitoclimatiche in cui dovranno essere piantate e gli istituti scolastici sono i promotori di una rivoluzione ambientale, un tappeto di biodiversità per il futuro dell’Italia.

Protagoniste le scuole

Il progetto è rivolto in particolare alle scuole, nel corso del quale gli studenti vengono coinvolti per conoscere le caratteristiche degli ambienti circostanti, facendo qualcosa in concreto per migliorare la qualità ambientale e consentire un maggiore assorbimento di anidride carbonica. L’obiettivo è mettere a dimora un albero e poi un altro e poi avanti così fino a costituire un bosco intero, diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno insieme alle nuove generazioni, accompagnando i ragazzi in un percorso che aumenti la qualità ambientale.

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