Whirlpool via dall’Europa? Cassinetta in allarme: presidio in Prefettura a Varese

VARESEUn presidio davanti alla Prefettura e l’incontro di una delegazione con il vicario del prefetto per esprimere tutta la preoccupazione per il futuro. Le Rsu della Whirlpool di Cassinetta hanno aderito stamattina, venerdì 15 luglio, all’iniziativa promossa dal coordinamento sindacale nazionale, in risposta alle strategie della multinazionale, che sembra essere orientata verso un graduale disimpegno dall’Europa. Presenti anche i lavoratori del sito.

Lo stato di fatto

La mobilitazione è stata indetta infatti a fronte delle crescenti preoccupazioni riguardanti le recenti dichiarazioni fatte dall’amministratore delegato della Whirlpool Corporation, Marc Bitzer, secondo cui la multinazionale americana ha avviato una revisione strategica della sua attività in Europa, Medio Oriente e Africa. Dopo la cessione delle attività di lavaggio in Turchia avvenuta l’anno scorso è seguita la cessione delle attività in Russia solo poche settimane fa. Secondo i sindacati la revisione potrebbe comportare anche la vendita del business e le ricadute occupazionali e sociali potrebbero essere negative, anche per il territorio di Varese.

Dopo Napoli anche Cassinetta teme

Seppur mantenendo un’importante quota di mercato in Europa all’11% secondo le parti sociali la proprietà americana ha intrapreso azioni in questi anni che non appaiono in linea con l’intenzione di proseguire con il business degli elettrodomestici in Italia. In questo quadro si inserisce la chiusura del sito di Napoli avvenuta solo pochi mesi fa, contro cui il sito varesino ha protestato con numerose iniziative, ospitando lo scorso ottobre anche la manifestazione nazionale. La complessa situazione è stata illustrata in mattinata al vicario del prefetto Fabio De Fanti da parte di una delegazione sindacale formata dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm dello stabilimento di Cassinetta e dai segretari territoriali dei metalmeccanici Nino Cartosio (Cgil), Caterina Valsecchi (Cisl) e Fabio Dell’Angelo (Uilm).

La preoccupazione delle Rsu

«Siamo preoccupati – ha detto Matteo Berardi, rsu Fiom – le lavoratrici e i lavoratori fanno fede sullo stipendio mensile e pertanto se ci fossero esuberi sarebbe una preoccupazione importantissima, anche per il sindacato. Ma come siamo preoccupati noi lo deve essere anche il territorio, perché Whirlpool è un’azienda ben organizzata con 2400 dipendenti e altrettanti lavoratori di indotto. Non vediamo né dal governo né dall’azienda la volontà di mettere mano a investimenti su ricerca e sviluppo». Chiara Cola, rsu Uilm, ha sottolineato quanto è stato espresso al vicario del prefetto. «Vogliamo mettere le mani avanti perché i siti produttivi italiani vanno difesi e anzi vanno rilanciati». Tiziano Franceschetti, rsu Fim, ha spiegato come al momento la situazione sia ancora poco chiara. «A oggi non conosciamo gli intenti dell’azienda, ma arriviamo da ristrutturazioni degli ultimi anni che hanno impattato pesantemente anche su Cassinetta e siamo preoccupati che le prossime strategie aziendali possano ancora impattare su tutto il territorio».