BIANDRONNO – Hanno partecipato in 500 alla manifestazione nazionale dei lavoratori del gruppo Whirlpool che si è svolta questa mattina, venerdì 29 ottobre, presso il sito di Cassinetta di Biandronno. 4 i pullman da Napoli, a cui si sono uniti i lavoratori degli altri siti italiani. Un corteo ha attraversato le vie tra Biandronno e Ternate per ribadire il no al licenziamento dei lavoratori di Napoli e il rispetto del piano industriale.
Da tutta Italia
Al loro arrivo a Cassinetta, alle prime ore del mattino, i lavoratori di Whirlpool provenienti da Napoli e dagli altri siti italiani hanno trovato una forte nebbia. Una nube che copriva tutto, quasi a simboleggiare gli ultimi due anni di incertezza vissuti dal sito di Napoli, che ancora aspetta di poter tornare a vedere il sole dopo una vertenza lunga 30 mesi. Il cielo si è poi diradato, dando un segnale di speranza ai quasi 500 lavoratori intervenuti a Biandronno da tutt’Italia. 200 sono giunti da Napoli, a bordo di 4 pullman, e con loro anche gli operai provenienti da Caserta, Siena, Fabriano, Ascoli Piceno e Pero, oltre ovviamente ai lavoratori di Cassinetta. Presenti anche i segretari nazionali della categoria dei metalmeccanici.
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Il corteo tra cori e fumogeni
Dopo il ritrovo all’ingresso dello stabilimento Whirlpool i lavoratori si sono mossi in corteo per le vie di Cassinetta e Ternate, portando la loro protesta sulla strada provinciale. In prima fila una lavatrice portata in spalla con la scritta “Napoli non molla” e il megafono con le parole scandite da Matteo Berardi della Rsu Fiom di Cassinetta. Lungo il percorso i lavoratori hanno indirizzato diversi cori all’amministratore delegato La Morgia e al ministro Giorgetti, oltre a ribadire la solidarietà per Napoli. Tra il suono dei tamburi e il colore dei fumogeni il corteo è proseguito per circa un’ora fino a fare ritorno alla fabbrica dove c’è stato spazio per i discorsi dei rappresentanti sindacali.
Le richieste dei lavoratori
Con la manifestazione di oggi i lavoratori Whirlpool hanno voluto protestare per l’ennesima volta contro la decisione di avviare i licenziamenti nel sito di Napoli, oltre a ribadire la contrarietà per il mancato rispetto del piano industriale sottoscritto nel 2018. Le parti sociali hanno sottolineato anche la rivendicazione della realizzazione del piano presentato dal Governo che deve garantire la continuità occupazionale. Per quanto riguarda nello specifico il sito di Cassinetta attualmente la situazione non desta preoccupazioni, anche se i lavoratori varesini lamentano la perdita di tante posizioni lavorative nel settore impiegatizio.
