Varese dice no alla guerra: piazza Monte Grappa si unisce in una richiesta di pace

VARESE – Da piazza Monte Grappa è partita una voce univoca: «No alla guerra in Ucraina». A partire dalle 18 di oggi, venerdì 25 febbraio, si sono riunite intorno alla fontana del salotto buono di Varese le organizzazioni sindacali, le associazioni, gli studenti e i varesini che hanno voluto esprimere dissenso per l’azione militare russa iniziata all’alba di ieri. Il presidio prosegue fino alle 20, e si aggiunge ad altre manifestazioni di solidarietà che arrivano da Varese e dintorni.

Varese vuole la pace

Il presidio è stato organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Varese e da altre associazioni locali come Acli, Anpi, Arci, Arcigay, Libera e la Rete degli Studenti Medi, sindacato studentesco di Varese e provincia. A loro si sono uniti i varesini, con un unico forte messaggio da condividere: un No secco alla guerra che è tornata a colpire il territorio dell’Europa. Una voce sola e unita, una richiesta molto più che simbolica all’indirizzo delle forze politiche e diplomatiche italiane e internazionali affinché il conflitto si fermi al più presto.

Le altre iniziative

Oltre al presidio in piazza Monte Grappa Varese e i comuni vicini hanno espresso vicinanza al popolo ucraino in queste ore anche con altre modalità. Al Sacro Monte di Varese a partire dalle 15 di oggi e fino alle 23 di stasera viene recitato il Rosario allo scattare di ogni ora, rivolgendosi a Maria, Regina della pace, perché possa fermare il conflitto armato. All’esterno del Municipio di Varese è stata invece esposta una bandiera ucraina: lo stesso hanno voluto fare anche altri comuni come Venegono Inferiore, Porto Ceresio e Castiglione Olona (nella foto), come segno di solidarietà verso la popolazione dell’Ucraina. E la Provincia di Varese si è unita all’appello dell’Unione delle Province d’Italia per ristabilire la pace al più presto in Ucraina.