Varese 2.0 presenta il suo cammino per la città, con l’ambiente al centro

Varese 2.0

VARESEVarese 2.0 presenta il suo cammino per la città. Un manifesto politico che punta sull’ambiente come vocazione per il futuro di Varese. Daniele Zanzi, fondatore del movimento, per il quale sarà candidato sindaco alle prossime elezioni, ha illustrato ai cittadini oggi pomeriggio, sabato 3 luglio, i punti al centro della proposta della lista. Oltre all’ambiente si punta su cultura e salute.

La tappa zero

Quella che si è svolta nel parco di Villa Augusta è stata la tappa zero del tour elettorale di Varese 2.0, che entrerà poi nel vivo sabato 21 agosto, con un appuntamento a settimana fino alla data del voto in diversi parchi e luoghi di Varese, per un totale di 8 tappe. Il movimento ha presentato quello che non vuole essere un programma, bensì un cammino che punta ad offrire una visione e una prospettiva di crescita diversa per la città. «Non è il programma con i sogni nel cassetto che viene distribuito nei gazebo», ha osservato Zanzi. Si tratta invece di un percorso che parte da due presupposti legati all’attualità, come ha spiegato Alessandro Goitan. Il primo è l’emergenza sanitaria con i suoi drammatici effetti sociali, il secondo invece è il tema del cambiamento climatico e dei rischi ambientali.

La Città in un Giardino

Aspetti di cui non si può non tenere conto in vista del futuro della città. Un futuro che secondo Varese 2.0 deve portare ad una vocazione nuova per Varese. La visione è quella della “Città in un Giardino”, dove il tema ambientale diventa il filtro per ogni attività da progettare. Ambiente, cultura e salute sono i tre temi centrali. «Il futuro non può che essere un futuro ambientale – ha detto Zanzi – Varese deve diventare il polo di attrattività italiano per l’ambiente». Quindi il tema della trasparenza, affinché l’azione amministrativa sia una “casa di vetro” per i cittadini.

La voce critica

Zanzi ha poi riflettuto sul senso che l’appuntamento delle elezioni deve avere per la città, come momento dedicato al bene dei varesini e non a logiche di partito. «Invece dell’acchiappavoti come l’Ebagua di turno – ha detto – le amministrative devono essere per i cittadini». Quindi uno sguardo al percorso fatto dalla nascita del movimento. «Sappiamo di avere un consenso. È nove anni che siamo sul territorio e in cinque anni non ci siamo fatti inglobare dal sistema. La voce critica non è mai mancata». Infine un po’ di amarezza per le condizioni in cui versa un luogo che lo stesso leader di Varese 2.0 ha donato alla città. «Sono andato al giardinetto di Liala e ho visto lo scempio che quel cantiere sta facendo su qualcosa di bello. È a 50 metri dal comune, possibile che amministratori e funzionari non vedano nulla?»

Pums e padel

È poi intervenuto il presidente di Varese 2.0 Angelo Del Corso, che ha parlato del Pums, il Piano della Mobilità Urbana Sostenibile. «Uno degli strumenti che servono a realizzare il Pgt – ha detto – ma se è dissociato da tutto il resto e non c’è un programma per scuole, cultura, parchi e ambiente porta a ben poco». Quindi una riflessione sul boom dei campi da padel in città. «Sono in progetto 8 campi a Varese, che saranno realizzati sul cemento. Migliaia di metri quadrati che vengono sottratti dove c’era il verde, mentre esistono un sacco di strutture fatiscenti, luoghi che possono essere rinfuzionalizzati». Al termine dell’incontro Zanzi ha accompagnato i presenti ad una visita esclusiva del parco di Villa Augusta.

Varese 2.0