Varese, è scontro sul ddl Zan tra i Giovani Democratici e la Lega Giovani

Ddl Zan

VARESE – A due settimane dall’affossamento in Senato del ddl Zan non si frena il dibattito sul tema in città. I Giovani Democratici di Varese puntano i riflettori sulla questione organizzando uno “sciopero arcobaleno” che domani, mercoledì 10 novembre, coinvolgerà le scuole. Ma la Lega Giovani replica, parlando di ideologia e vittimismo per una legge affossata dalla sinistra stessa.

L’iniziativa dei Gd

Domani mattina, prima dell’inizio delle lezioni, i Giovani Democratici distribuiranno delle mascherine color arcobaleno e dei volantini fuori dalle scuole superiori a Casbeno e Masnago. Gli studenti saranno invitati a esibirle in classe e, al termine delle lezioni, postare sui social le foto con l’hashtag #scioperoarcobaleno. L’obiettivo, dichiarato nel volantino, è quello di «Continuare questa battaglia per dare all’Italia una legge contro l’omobitransfobia senza compromessi, rispondendo ai penosi applausi del Senato che non ci rappresentano». I Giovani Democratici torneranno sul tema con ulteriori eventi e conferenze nelle prossime settimane, accanto ad altre iniziative dedicate a disuguaglianze economiche, lavoro e giustizia sociale. «Vogliamo costruire un’idea di società che sia inclusiva per tutti e non lasci nessuno indietro, né socialmente né tantomeno economicamente», dichiarano i giovani Dem.

La replica della Lega Giovani

All’iniziativa lanciata dai Gd replicano i coetanei leghisti, che bocciano lo sciopero arcobaleno. «Mentre la Lega Giovani porta avanti e vince battaglie importanti per il futuro dei nostri studenti, come quella per la doppia laurea e per le lauree abilitanti – dichiara il movimento giovanile varesino del Carroccio – Il Pd pretende di portare nelle scuole i propri psicodrammi per l’affossamento del ddl Zan. Affossamento, per altro, perpetrato dalla sinistra stessa». Quindi la nota della Lega Giovani continua. «Gli studenti, per quanto il Pd finga di non vedere, hanno problemi concreti, come aule fredde e pullman strapieni nonostante la risalita dei contagi. Entrambe situazioni che meriterebbero più attenzione e soluzioni immediate, soprattutto da quelli che non fanno che vantarsi dei rappresentanti che esprimono all’interno delle istituzioni ma che hanno soltanto in mente le proprie battaglie ideologiche e di bandiera, sulle spalle di studenti e ragazzi abbandonati dall’amministrazione comunale, di cui ci si ricorda soltanto per iniziative atte a guadagnare visibilità».