Anche Varese in piazza per il ddl Zan. Arcigay: «Legge che tutela dalle violenze»

ddl Zan

VARESE – «Questa legge non colpisce le opinioni ma serve a tutelare le persone dalle violenze». Lo ha detto Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese, intervenendo oggi pomeriggio, sabato 15 maggio, alla manifestazione organizzata in piazza Monte Grappa a Varese a favore del ddl Zan.

Varese città dei diritti

Varese ha risposto così alla mobilitazione nazionale dal titolo “Legge Zan e molto di più. Non un passo indietro”, che ha coinvolto numerosi centri in tutta la penisola. Alla campagna ha aderito Arcigay Varese. «Sicuramente è molto importante esserci, insieme ad altre 50 piazze in tutta Italia – ha commentato Boschini – siamo qui per dimostrare ancora una volta che Varese è una città dei diritti, dalla parte dell’inclusione. Il ddl Zan è purtroppo ancora bloccato in Senato: la speranza è che questa legge veda presto la luce».

In piazza cittadini e associazioni

L’adesione alla manifestazione è stata ampia, sia da parte dei cittadini che di associazioni, enti e sindacati. Tra le varie realtà presenti Cgil, Arci, Un’altra storia, Refugees Welcome. Tutti sono scesi in piazza a sostegno della legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo, auspicando che il percorso in Parlamento riprenda il prima possibile. «Aderiamo a questa iniziativa – ha detto Stefania Filetti, segretario generale della Cgil di Varese – perché pensiamo che il ddl Zan possa far fare a tutta la società un passo in avanti, cioè la possibilità del riconoscimento pieno del diritto individuale di esprimersi e vivere come meglio si crede. Come spesso accade le modifiche nella società avvengono prima tra le persone che nelle istituzioni. Questo è già avvenuto ed è bene che i parlamentari se ne rendano conto vedendo le piazze piene in questi giorni».

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Le voci della politica

In piazza c’erano anche i rappresentanti della politica, a partire dal Pd: la legge porta la firma del deputato dem Alessandro Zan. «Nell’ultimo anno – osserva il consigliere comunale Giacomo Fisco – la proposta del ddl Zan è stata portata avanti da noi in tutte le sedi, sia al Parlamento che in consiglio comunale a Varese». Era stato infatti lo stesso Fisco, lo scorso autunno, a presentare una mozione nell’assemblea civica con cui si chiedeva di appoggiare il testo della legge Zan. «Quella mozione era stata approvata – ricorda Fisco – i diritti non sono una cosa da dividere, ma da moltiplicare». È intervenuto anche il consigliere regionale Samuele Astuti. «Su questa battaglia non bisogna fare neanche mezzo passo indietro. Non c’è una ragione al mondo per cui questa legge non debba essere approvata subito». In piazza ha parlato anche Enzo Laforgia di Progetto Concittadino. «È paradossale che dobbiamo ancora riempire le piazze per sostenere qualcosa che dovrebbe essere scontato. Non è possibile che una minoranza in questo paese debba imporre come si debba nascere e chi si debba amare. Riteniamo che il tempo sia scaduto».