Il centrodestra si organizza: Monti capogruppo Lega. Zocchi per i Fratelli?

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VARESE – Matteo Bianchi nel primo incontro di coalizione dopo l’esito del ballottaggio è stato chiaro con gli alleati: «Decidete i capigruppo, fate chiarezza su chi rimane o intende lasciare il consiglio e cerchiamo di impostare un percorso per evitare gli errori del passato e prepararci per il futuro». Paletti che danno l’indicazione politica sul fatto che il candidato sindaco del centrodestra rimarrà in consiglio a Palazzo Estense. D’altro canto, parole che hanno aperto nei partiti una serie di ragionamenti su come impostare “la traversata nel deserto”, perché un conto e guidare la macchina, altro è stare “fuori” dalla sala dei comandi.

Al netto del processo di metabolizzazione della sconfitta i tre partiti del centrodestra, che hanno portato più di un consigliere, stanno ragionando sul capogruppo. Nessuno, tra Lega, Fratelli d’Italia e Varese con Bianchi, ha già deciso. Giochi aperti insomma dentro i partiti.

Varese con Bianchi in riflessione

Varese con Bianchi, ovvero la lista che fa riferimento a Forza Italia, Noi con l’Italia e Popolo della Famiglia, ha portato tre consiglieri. Due forzisti, ovvero Mimmo Esposito (mister preferenze da sinistra a destra) e Simone Longhini e un civico Luca Boldetti, proveniente dalla Lista Orrigoni e che ha goduto del sostegno di una parte di Comunione e Liberazione. Quella parte che fa capo ad Enrico Angelini e Mauro Pramaggiore.

Monti, il papabile capogruppo leghista

Sul Carroccio poche indicazioni ufficiali, ma indiscrezioni che lasciano intendere come si plasmerà il gruppo consigliare. La Lega, oltre a Bianchi, può contare sui consiglieri regionali Emanuele Monti e Francesca Brianza e su Barbara Bison e Stefano Angei. Le voci leghiste escludono il passo indietro di Monti e Brianza, intenzionati a stare in consiglio anche per “giocare” la partita delle prossime elezioni regionali. E danno Emanuele Monti in pole position per il ruolo di capogruppo, forte anche delle preferenze raccolte (è stato il più votato della Lega). Non è da escludere, seppure remota, l’ipotesi di una guida consigliare “in rosa”.

Il nodo dell’indipendente (per ora) Zocchi

Riflessioni. in corso, e più complesse, anche in Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni ha eletto due consiglieri: Lui Zocchi e Salvatore Giordano. Il primo da “indipendente” (ed è stato anche il più votato), il secondo è l’ex coordinatore dei Fratelli varesini. Se dovessero pesare le preferenze i gradi di capigruppo toccherebbero a Zocchi, il quale però non ha il “distintivo” del partito, che (inutile dirlo) in certe partite conta. Se invece dovessero prevalere gli equilibri interni il ruolo potrebbe essere assegnato a Giordano.

In ogni caso la scelta che sarà darà indicazioni anche sulla linea futuro del circolo cittadino. Altro tema sul tavolo dei meloniani varesini, che dovranno anche stabilire il nome di chi dovrà guidare il partito. Al momento c’è Patrizio Frattini, il commissario elettorale. E Fratelli d’Italia dovrà decidere se prolungare il suo mandato nel segno della continuità, mettere in campo una staffetta con Salvatore Giordano, oppure, ridisegnare la geografia della segreteria del partito. Anche sulla base di un risultato soddisfacente se si pensa che il simbolo era all’esordio in una competizione elettorale cittadina, ben al di sotto delle attese se si guarda al vento in poppa che, a livello nazionale, gonfia le vele del partito di Giorgia Meloni.