Varese, la proposta di Gregori: «Un euro al giorno per parcheggiare nell’area verde»

busto parcheggio landriani gratuito

VARESE – Duecento euro l’anno (meno di un euro al giorno) per parcheggiare l’auto per 12 mesi nell’area verde a Varese. E’ la proposta di Mauro Gregori, ex consigliere della maggioranza guidata dal sindaco di Varese Davide Galimberti, che proprio al governo cittadino si rivolge (parlando evidenti iniquità nel piano sosta voluto dall’attuale assise cittadina) con una proposta interessante.

Piano sosta iniquo

«Ormai compie 3 anni il piano della sosta voluto dal sindaco Davide Galimberti – spiega Gregori – Ebbene, ormai sono certe le evidenti iniquità che ha portato con sè ed i privilegi verso alcuni (i proprietari di auto ibride che non pagano nulla per sostare 24 ore su 24 in pieno centro) e le vessazioni verso altri (ad esempio l’intera categoria degli insegnanti che sono costretti a pagare abbonamenti mensili da 55 euro per potersi recare a scuola data l’assenza di parcheggi liberi in tutta l’area scolastica di via XXV Aprile dove si trovano la gran parte degli istituti scolastici cittadini».

Inutile il park bus di Masnago

Gregori affronta poi il tema del park bus di Masnago che «Di certo non e’ d’aiuto visto che permette (parcheggiando l’auto nel piazzale dello stadio) di viaggiare per un intero mese al costo di circa 3 euro (10 centesimi tra andata e ritorno al giorno). Un’assurdità al contrario che coinvolge anche il “metodo” per pagare la sosta quotidiana: farraginoso e lentissimo, con un’unico parchimetro a disposizione.  Se poi pensiamo alla necessità del distanziamento sociale necessario a causa del Covid, una non-soluzione – spiega l’ex consigliere – Ne possono usufruire coloro che abitano a poca distanza o che dai paesi vicini si trovano a transitare da Masnago.
Ma parliamo comunque di un numero non significativo di persone che certamente sono state favorite da questa scelta che se fosse “seria” dovrebbe prevedere altre aree di sosta in città, ad esempio in viale Borri o in viale Ippodromo, in viale Aguggiari».  Ovviamente il park and bus «Non può essere utilizzato come “metodo” ma deve essere una delle alternative possibili a disposizione di tutti e non riservato a chi e’ “comodo”. Ma non è affatto così nei fatti», aggiunge Gregori.

Costi esorbitanti per i cittadini

«Ci sono poi interi quartieri periferici dove la sosta a pagamento ad 80 centesimi l’ora e’ diventata l’unica possibilità e che quindi inevitabilmente rimangono deserti dato il costo esorbitante che i cittadini dovrebbero sostenere quotidianamente – continua l’ex esponente di maggioranza – Si dice che doni tranquillità ai residenti, ma per dare tranquillità ai residenti e posti auto per loro sempre disponibili basterebbe creare zone a strisce gialle a loro riservate, cosa che eliminerebbe il via vai quotidiano di auto di lavoratori alla ricerca del parcheggio periferico. Parlo ad esempio della zona di Casbeno dove sono centinaia i posti auto inutilizzati proprio perché il costo quotidiano è improponibile per chi vive del proprio stipendio». E nemmeno si può chiedere «A chi non può, per motivazioni oggettive, come ad esempio avere i figli in tenera età da portare a scuola o all’asilo e poi recarsi al lavoro, l’utilizzo esclusivo del mezzo pubblico – spiega Gregori – In moltissimi casi è impossibile per le famiglie numerose con bambini muoversi con i mezzi pubblici, per questioni di orario e di tempo».

Il caso piazza Ragazzi del’99

Sul fronte “iniquità” Gregori cita un esempio, a suo parere, emblematico: «Piazza Ragazzi del 99, in pieno centro e’ un esempio eclatante delle iniquità. Se ho i denari disponibili potrò permettermi di acquistare un’auto ibrida e parcheggerò così gratuitamente e comodamente, quando invece nelle aree centrali della città’ la sosta dovrebbe essere temporanea, dedicata a commissioni veloci. Sfido chiunque non abbia un’auto ibrida o sia residente a trovare un posto in questa piazza. Un semplice palliativo è la recentissima trasformazione di alcune vie inizialmente al costo di 80 centesimi l’ora, in vie al costo di due euro al giorno. Queste strade a pagamento normalmente erano deserte poiché distanti dal centro ed il costo orario insostenibile».

La proposta di Gregori

Cosa fare? La proposta di Gregori prevede «Un abbonamento per lavoratori (da ottenersi a semplice presentazione della busta paga o di dichiarazione che attesta l’attività’ libero professionale in città) al costo, finalmente accettabile di 200 euro l’anno e che permetta di sostare in tutta l’area verde. Meno di un euro al giorno. Tanti si abbonerebbero e non si sentirebbero vessati dall’amministrazione comunale – spiega l’autore della proposta – Avviene ovunque in Italia e nel mondo.  E’ una necessita’ sociale quella di favorire il parcheggio di chi ha la “colpa” di lavorare in città.  Pretendere di incassare denari dai lavoratori, inventando parcheggi a pagamento ovunque non e’ corretto, nello stesso tempo le auto ibride (il cui acquisto deve essere giustamente favorito da un’amministrazione comunale) potranno avere la sosta gratuita, ma non in centro e solo per un massimo di due ore».

Non basta fare cassa

E i residenti? «Sono favorevole al ripristino dell’abbonamento annuale alla sosta al costo di 10 euro mensili, nelle vie circostanti alla propria abitazione e che diverse vie siano riservate solo ai residenti, penso ad esempio alla via Cavour, una via dove, con le regole volute dall’amministrazione Galimberti, è oggi impossibile trovare parcheggio poiché già di fatto occupata h24 da auto di proprietà di residenti o ibride. Insomma, per gestire la sosta in una città in modo accorto ed equo, non basta creare 2200 parcheggi a pagamento in più nella speranza di fare cassa, ma serve metodo. Al momento non pervenuto anche se con piacere prendo atto della disponibilità a cercare soluzioni da parte dell’assessore Andrea Civati dichiaratami personalmente».

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