Varese, impresa in chiaroscuro: cala il valore aggiunto ma cresce l’export

VARESE – Da un lato c’è la perdita di valore aggiunto rispetto ad altre province lombarde, dall’altro invece c’è la crescita dell’export, con Varese al top nel 2022. È un quadro in chiaroscuro quello che emerge da un rapporto sull’impresa varesina realizzato da The European House – Ambrosetti. Oggi, martedì 19 luglio, ne sono stati illustrati alcuni contenuti in un incontro online che ha fatto da apripista all’evento promosso da Confartigianato Varese dal titolo “L’impresa oggi. L’impresa del futuro”, che si svolgerà nel fine settimana nella città giardino.

Un assaggio del rapporto

Quanto anticipato è quindi solo un assaggio del “Tableau De Bord della competitività della provincia di Varese in rapporto alle altre province lombarde” che sarà presentato integralmente venerdì 22 luglio a partire dalle 18.30 alle Ville Ponti. Uno strumento di indirizzo strategico sviluppato a partire dal 2019, che permette di monitorare nel tempo la performance del territorio su quattro dimensioni: struttura produttiva; mercato del lavoro; formazione, innovazione e digitalizzazione; servizi, ambiente e territorio. Uno studio complesso che riguarda l’ultimo decennio, basandosi su 31 indicatori e oltre 4300 osservazioni puntuali, con l’obiettivo di individuare gli ambiti prioritari su cui intervenire.

Cala il valore aggiunto

Dai primi dati del report svelati da Lorenzo Tavazzi, responsabile area scenari di The European House – Ambrosetti, emergono già diversi spunti di riflessione, a partire dagli aspetti negativi. Nell’ultimo decennio si è ridotta la dinamicità economica del territorio di Varese rispetto alle altre province lombarde: la differenza di valore aggiunto generato tra il 2011 e il 2020 è di meno 82,6 milioni di euro nel varesotto, che si piazza solo all’ottavo posto nella graduatoria regionale comandata da Milano. La variazione percentuale nello stesso periodo è di -0,4%, contro una media lombarda di +2,7%. A livello industriale Varese è la terza provincia in Regione per livello di concentrazione di imprese manifatturiere, ma a partire dal 2012 si è assistito ad una riduzione del peso dell’industria sul valore aggiunto provinciale (sceso dal 34,6% del 2011 al 32,7% del 2019). Si registra anche una contrazione del numero di imprese attive, con un calo del 7,2% nel varesotto rispetto ai livelli del 2012 (nel grafico). Cala anche la propensione all’imprenditorialità nel settore manifatturiero, con Varese che risulta settima in Lombardia.

Prima per export

Ma c’è anche un altro aspetto che emerge, con dati che in questo caso sono invece molto lusinghieri per il territorio di Varese. Il punto di forza del territorio si chiama export: le esportazioni varesine hanno recuperato terreno rispetto alla contrazione dovuta alla pandemia più di quanto abbia fatto il resto della Lombardia e contribuiscono al Pil provinciale per oltre il 40%. I primi tre settori sono macchinari, mezzi di trasporto e chimica, che rappresentano il 43% dell’export manifatturiero del varesotto. Quasi tutti i settori manifatturieri hanno superato i livelli pre-pandemia dell’export. I dati del primo trimestre 2022 (nel grafico) mostrano inoltre una dinamica dell’export varesino superiore a tutte le altre province lombarde, con un +31,7% rispetto allo stesso periodo del 2021.

La strada per il futuro

A commentare i dati è il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli. «Si conferma il trend di decrescita del numero delle imprese che deve preoccuparci e c’è una desertificazione che interessa il nord della provincia: il polo attrattivo è Milano e le imprese tendono a scivolare a sud. Ma ci sono anche aziende che si approcciano in modo efficace ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione e che stanno crescendo». In quest’ottica Confartigianato continua a puntare sulla mobilità avanzata come vocazione per il territorio, un aspetto su cui da anni ormai l’associazione di categoria collabora proprio con The European House – Ambrosetti. «L’idea era già buona quando era stata lanciata ed è ancora più buona adesso: alcuni indicatori del Tableau de Bord danno segnali di miglioramento sui temi di sostenibilità e mobilità», commenta Tavazzi. Per Galli si stratta di una partita sul medio e lungo termine.

L’evento di venerdì

Oltre alla presentazione dello studio anticipato oggi la serata di venerdì, che vede già circa 300 imprese iscritte, prevede altri due momenti: il principale sarà un talk di confronto tra le istituzioni e il mondo economico sulle sfide per le imprese, tra crisi delle materie prime, caro energia e transizione ecologica, ma anche burocrazia, infrastrutture e il ruolo dei territori. Parteciperanno il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli e Lorenzo Tavazzi, partner di The European House – Ambrosetti. Concluderà l’evento la presentazione del quarto volume della collana “Un viaggio nei luoghi del fare”, raccolta di 113 storie di impresa tra capacità tecnologica e produttiva, dinamismo e coraggio imprenditoriale.