De Molli dell’European House Ambrosetti: «Varese è una provincia da risvegliare»

De Molli European House Ambrosetti

V ARESE – Prende spunto da una favola, “La Bella addormentata” per tracciare il quadro economico imprenditoriale della provincia di Varese, «dove ci sono luci, ma non mancano certo le ombre» e conclude con una frase che tanto assomiglia a «La nostra provincia deve essere rimessa in movimento». In altre parole, sempre prendendo spunto da Charles Perrault: va risvegliata.

E’ questo in sintesi l’intervento che Valerio De Molli, amministratore delegato di The European House Ambrosetti, ha fatto ieri alle Villa Ponti davanti a una folta platea di imprenditori, amministratori locali, esponenti politici, figure di spicco del mondo economico e referenti sindacali. «La provincia di Varese ha ancor oggi con un grande potenziale inespresso – ha continuato De Molli – ed è tempo di affrontare con serietà quelle che sono le ombre». E tra i talenti inespressi del Varesotto l’ad ha posto il focus sull’attrattività ancora bassa e sul turismo: «E’ vero che il settore cresce del 3,7%, ma se lo rapportiamo ad altre zone e città d’Italia siamo in fondo alla classifica. Le opportunità ci sono, tra cultura e sport, ma sono tutte da costruire».

De Molli European House Ambrosetti

Ma non solo questo è stato messo sul tavolo della Sala Napoleonica delle Villa Ponti, durante l’esposizione dei risultati emersi dalla ricerca “La provincia di Varese: scenari di futuro”, voluta da Confartigianato Varese e realizzata da The European House Ambrosetti. Varese resta una provincia ricca, con imprenditorialità diffusa, una grande cultura del lavoro e una elevata vocazione all’export. Però deve anche fare anche i conti con una popolazione sempre più anziana, una de industrializzazione del territorio e una bassa capacità innovativa con un tasso di start-up ai minimi. Insomma due facce della stessa medaglia sulle quali si sono confrontati il vice ministro dello sviluppo economico, Dario Galli, il governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente della Provincia di Varese, Emanuele Antonelli, e il numero uno degli artigiani varesini, Davide Galli.

De Molli European House Ambrosetti

«Ripartire», ha detto Davide Galli, in sintonia proprio con De Molli. E ha poi approfondito: «Siamo terra d’impresa e questo è il nostro punto di forza. Però dobbiamo avere la capacità di aprirci, coinvolgere tutti i soggetti che agiscono sul territorio per portare avanti un lavoro di squadra che porti risultati». E ancora: «Il nostro compito è aprire il confronto, offrendo spazi e modalità di incontro e di condivisione di idee. Noi crediamo in questo studio nella convinzione che possa anche dare lo spunto per rilanciarci».

Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, e Dario Galli, vice ministro dello Sviluppo Economico, partendo proprio dalla conoscenza del territorio hanno di nuovo sottolineato la necessità di creare una Zes per la provincia di Varese. «Le nostre imprese – ha detto Galli – hanno tre problemi fondamentali: il cuneo fiscale, la tassazione e la burocrazia. Ed è grazie alla grande capacità degli imprenditori che il manifatturiero non si ferma. Da noi, poi, la vicinanza con la Svizzera di sicuro non aiuta. Non possiamo che lavorare per sciogliere questi lacci che tengono imbrigliati le imprese». In sintonia anche Fontana, il quale ha agganciato il discorso all’autonomia, che «se va in porto, possiamo tornare a ragionare concretamente sull’introduzione della Zes per le aree di confine, che sicuramente sarebbe d’aiuto allo sviluppo».  Emanuele Antonelli, sindaco di Busto e presidente della Provincia ha infine sottolineato che: « È il Nord ella provincia a soffrire maggiormente il gap infrastrutturale. Che penalizza il turismo ma anche sullo sviluppo manifatturiero».

De Molli European House Ambrosetti

De Molli European House Ambrosetti – MALPENSA24